“Il teatro resiste come un divino anacronismo” Questa l’affermazione che fece il noto regista teatrale e cinematografico Orson Wells; parola e voce si fondono nell’ immediato, abbattendo la proverbiale quarta parete che di fatto non c’è; attore e spettatore sono gli uni di fronte agli altri per guardarsi, sentirsi, confrontarsi. Il modesto contributo al teatro di questo spettacolo nasce dalla mia personale volontà di restituire a queste otto Donne protagoniste la loro di voce, unite in uno slancio di formidabile complicità e condivisione all’ interno di una sorta di spazio “eletto”, quasi un punto dell’infinito ove, come ci ricorderà una delle interpreti, si è finalmente trasparenti e libere di dormire in un letto di nuvole.
Riappropriarsi perciò della loro “voce” interrotta appunto, dalla mano omicida dell’uomo, spesso preoccupato di salvaguardare il ruolo di maschio mutando così la veste di compagno, marito, fratello o padre in quello di infame assassino…”
Dalle note di regia di Antonello Pagotto
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria presso la biglietteria del Teatro nei giorni: venerdì 4/03 dalle 16 alle 19 e sabato 5/03 dalle 15 a inizio spettacolo