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Si è celebrato sabato 23 aprile presso la Sala Anziani di Palazzo Moroni a Padova il Terzo Congresso Provinciale di Acli Arte e Spettacolo. Alto il numero dei partecipanti con oltre il novanta per cento degli aventi diritto al voto. Gianluca Meis è stato rieletto Presidente Provinciale mentre alcuni nuovi volti sono entrati nel Consiglio. Riportiamo di seguito la relazione conclusiva del quadriennio 2018 – 2022 e le tesi congressuali votate dalla totalità dei presenti. A tutti l’augurio di un buon lavoro per i prossimi quattro anni!

Carissim*

grazie a tutti della vostra presenza. La mia non sarà una relazione lunga: ho la speranza e forse anche la presunzione che ciascuno di voi conosca quanto questa presidenza, e questo consiglio provinciale uscenti, si siano prodigati nel governo della complessità che caratterizza la nostra vita associativa.

Abbiamo prodotto una sorta di resoconto dettagliato di quanto abbiamo realizzato in questi anni e che potete sfogliare con calma: rassegne, incontri, giornate di formazione, consulenza, approfondimenti, consulenze e quant’altro è stato utile a far conoscere e soprattutto riconoscere nella propria peculiarità Acli Arte e Spettacolo.

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Tra non poche difficoltà abbiamo consolidato la nostra presenza territoriale e costruito una riconoscibilità e una identità precise. Abbiamo sostanzialmente accresciuto le affiliazioni e i tesseramenti e abbiamo resistito anche meglio di altri all’urto dello stop alle attività dovuto al periodo pandemico.

Abbiamo poi sostenuto anche la nascita di nuove realtà associative e promosso gli adeguamenti richiesti dalla Riforma del Terzo Settore. In diversi ci hanno contattato per essere accompagnati nel cammino di costituzione di una associazione culturale, di un Ente del Terzo Settore. Abbiamo cercato di non lasciare nessuno indietro a proposito degli adeguamenti richiesti, e per questo devo innanzitutto un grande ringraziamento alla Segreteria Associativa e alle risorse nonché appoggio che Acli Padova ci ha sempre dato!

Abbiamo promosso momenti di formazione, approfondimento e conoscenza in merito alla gestione delle nostre attività. Percorsi che in alcuni casi sono ancora in corso e ci hanno consentito di non inseguire le scadenze né subire appesantimenti burocratici. Siamo riusciti credo, pur tra limiti oggettivi, a offrire un punto di riferimento in merito a bisogni, incertezze e momenti di difficoltà e scoraggiamento durante il periodo pandemico circa il futuro delle nostre associazioni.

Abbiamo continuato a pensare, costruire e realizzare attività ed eventi culturali, aprendoci al confronto e alla collaborazione con diverse associazioni, reti e progettualità. Non solo le tradizionali rassegne come Su il Sipario e Su il Sipario estate o il Concorso per monologhi teatrali inediti Monologando giunto ormai alla sesta edizione, ma vere e fattive collaborazioni su progetti specifici, raccogliendo nella stragrande maggioranza delle volte consenso e applausi.

Abbiamo cercato di offrire un punto di vista preciso sull’importanza dell’arte e dello spettacolo quale collante sociale e necessario momento di confronto, incontro e promozione valoriale.

Lasciamo a voi il giudizio sui risultati, certi comunque di aver messo impegno, dedizione e passione in tutto questo. Abbiamo provato a fornirci degli strumenti migliori per il governo di una complessità come ho detto all’inizio, non riconducibile certamente alla semplice gestione burocratica, ma che per continuare ad essere efficace necessita del contributo di molti ai quali sicuramente va ora la nostra riconoscenza e la richiesta di rimboccarsi nuovamente le maniche per il resto che c’è da fare e sul quale chiediamo nuovamente la Vostra fiducia.

Portare a termine l’approdo di tutte le nostre realtà al Registro Unico del Terzo Settore, completare la necessaria formazione per la guida, la gestione e la crescita delle nostre realtà. Dobbiamo sempre di più accrescere la riconoscibilità della nostra rete che potrà essere non solo un valido sostegno all’amatorialità, ma anche una reale forma di supporto a tuto quanto gira intorno al mondo dell’arte e dello spettacolo, cogliendo fino in fondo le opportunità offerte dalla Riforma.

Lasciatemi chiudere con un pensiero e un sentito ringraziamento

Un pensiero a quanti tra i nostri soci ci hanno lasciato negli ultimi anni. Questa sera ad esempio saremo presenti con il Comune di Padova all’inaugurazione di una targa dedicata a Dario Gelmini all’interno del Parco del Piacentino.

Un ringraziamento a quanti con me hanno condiviso quanto sopra esposto e senza i quali nulla avrei potuto realizzare.

Gianni Cremonese, Chiara Rado e Sara Quartarella per le Acli.

Tutto il Consiglio Provinciale: Greta Berlese, Paola Zapolla, Renata Stracquadanio, Miledi Poppi, Sandro Cappellozza, Enrico Spinello, Nicola Garbo, Gigliola Tonello

E Anna – Rita Di Muro, solida spalla, argine sicuro, e come dico spesso scherzando a tutti, “ultimo confine al mio deragliamento misantropo”

REINVENTIAMOCI IL FUTURO

Percorsi possibili: riflessioni e spunti

Rete, Territorio e Servizi

L’interconnessione sottesa al concetto di rete implica una mutualità nei rapporti, rafforzati da un legame che mira al comune interesse. I nodi che legano la nostra rete devono avere un valore riconosciuto, non meramente nominale ma funzionale al progetto comune. Siamo singole e autonome parti di un qualcosa che, per funzionale, deve sapersi muovere allo stesso modo.

            Nell’abusata metafora della rete del pescatore occorre saper mettere l’accento non solo su cosa quello strumento può fare, ma anche sulla  manutenzione di cui costantemente necessita per evitare di allentarsi, sfaldarsi, rompersi e diventare così inservibile.

Questa rete opera in specifici territori a loro volta parti di territorio più vasto. L’insieme, in questo, caso non può considerasi solo una mera somma. Il totale è sempre qualcosa in più dell’addizzione numerica di parti sconnesse, più piccole o distanti. Come è pur vero che la stessa singola qualità di ogni elemento contribuirà alla qualità dell’insieme. La valorizzazione sia dell’insieme che dei singoli componenti parte dalla capacità di offrire a ciascuno i medesimi servizi, la medesima attenzione, la stessa posibilità di sviluppo.

Vision – Politiche culturali e sociali, Comunicazione e Sviluppo associativo

            La specificità, la peculiarità e l’unicità di un progetto associativo comune – e che persegua i principi di cui ai tre punti precedenti – non può essere pretesa per il solo fatto di essersi costituiti e dati un nome, è un qualcosa che va costruito costantemente, che va ribadito con forza e con la fermezza dei propri valori. É una presenza costante sui temi fondamentali della quotidianità e della straordinarietà che di continuo ci si presentano davanti. Non si tratta di uno sterile protagonismo ma di una volontà di ribadire principi per i quali si è nati e si fatica ad esserci. Occorre avere chiari gli strumenti di navigazione, oltreche la meta del viaggio, o si rischia una sorta di navigazione a vista più in balia delle correnti che in grado di garantire dei sicuri riferimenti.

            Non è pensabile oggi trascurare quanto ci accade intorno raccogliendo solo stimoli, suggerimenti e posizioni di altri; occorre avere una vision chiara ancorche identitaria. Per essere riconosciuti occorre produrre pensiero, politica, saper prendere posizione ed essere in grado di comunicarla con chiarezza, attraverso un progetto preciso. Solo così sarà possibile affrontare uno sviluppo associativo che non si riduca alla moltiplicazione delle tessere ma ad una convinta adesione progettuale. Si moltiplicano ideali, convinzioni, modi di essere e una precisa etica, non caselle di un programma di contabilità.

Organizzazione, Formazione e Contaminazione

            Per vivere ed affrontare la complessità delle sfide che la realtà ci propone occorre dotarsi di una organizzazione solida ma flessibile, concetto ben conosciuto dai pescatori quando devono scegliere la giusta canna da pesca (e per restare nella metafora usata anche sopra a proposito della rete). Uno strumento con precise responsabilità, le giuste competenze e le doverose autonomie che lavorino ben coordinate e siano in grado di operare, attraverso scambi e confronti concordati. Avere chiari e specifici punti di riferimento da offrire alla rete consente di ottenere risposte puntuali e rapide, vuol dire essere in grado di ridurre i tempi per la risoluzione dei problemi e mettere in grado di poter crescere quanti si dedicano a tale attività. Crescita che necessariamente deve essere sostenuta da una formazione precisa e continuativa, che sappia cogliere i bisogni e fornire i giusti strumenti.

            Un circolo virtuoso di capacità di risposta, continuità nella formazione, opportunità di crescita che devono servire a permettere la contaminazione reciproca di informazioni, stimoli, progettualità, risorse e opportunità.

            Reinventarsi il futuro sarà impossibile, e un vuoto esercizio di retorica, senza la ferma certezza che servano gli strumenti giusti, l’organizzazione adatta, la capacità di dotarsene e permettere a tutti di crescere nel e per il loro utilizzo.

Governance

            Ripensare e riformulare un modello di governance condiviso, che recuperi in primis la dimensione della reciproca conoscenza e della valorizzazione di competenze e know how. Nella complessità del bagaglio necessario per la guida di una rete territoriale è impensabile la logica dell’uomo solo al comando e della semplice condivisione di decisioni già prese. Fatta salva l’ultima istanza della responsabilità legale e la rappresentanza istituzionale, oggi è fondamentale la capacità di una delega chiara per competenza ed esperienza che trasformi la Presidenza in un confronto che ha come fine certo l’interesse collettivo e mai di parte o personalistico.

Dobbiamo saper raccontare un’idea di futuro, prima ancora di definirlo una sfida.

Il nuovo Consiglio provinciale è così composto:

Anna – Rita Di Muro – Gruppo Teatrale il Canovaccio

Greta Berlese – Dimensione Arte

Paola Zapolla – Compagnia Arlecchino

Nicola Garbo . MinimiTeatri

Andrea Marzella – Jonathans Performing Art’s

Miledi Poppi – Compagnia dell’Imprevisto

Francesco Garasto – Compagnia Camerini con vista

Beatrice Catinella – La casetta del custode

Giuseppe Maretto – Nati per caso