Nel mese di luglio avranno luogo quattro spettacoli previsti dal cartellone di Anche ad essere si impara che Acli Arte e Spettacolo ha voluto per ricordare il centenario della nascita di Italo Calvino, quattro appuntamenti in due bellissime location della nostra città: l’Odeo Cornaro e il Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann.
In un misterioso castello degli sconosciuti si incontrano.
Tutte le voci sono magicamente scomparse: nessun dialogo è possibile tra loro.
Al centro del tavolo un mazzo di Tarocchi.
L’unica possibilità di comunicare è attraverso quelle carte.
Ogni carta racconta di volta in volta una storia, disfatta, peripezia, scoperta.
Come può essere la vita di ognuno di noi!
A ciascuno l’onere di accaparrarsi il ventaglio migliore di possibilità per rappresentarsi.
L’interpretazione e il silenzio però filtrano ogni cosa.
Vogliamo realmente capire le storie degli altri? Quanto siamo davvero ricettivi?
In un tentativo di ridare voce a questi personaggi, parole, canto e danza si incontrano.
Nel castello i Tarocchi, tra gioco e divinazione, torneranno a ricreare storie e vite.
Ora sta a noi metterci in ascolto e cercare di interpretare gli Arcani.
Biglietto d’ingresso: Intero € 8,00; ridotto € 6,00 9/16 anni – over 65. Gratuito 0/8 anni – Persone diversamente abili Per informazioni e prenotazioni: info@aaspadova.it
Trasposizione teatrale del famoso romanzo di Calvino nello stile dei cantastorie dell’epoca descritta nello stesso: accanto alle figure dei narratori si susseguiranno le scene tratte dal testo ed interpretate da attori. Un lavoro corale che prevede la partecipazione di 14 attrici, 3 lettori e circa 10 comparse. Allo spettacolo collaborano inoltre l’associazione “Danzar cortese” e “La farandola” di Padova che arricchiranno il tutto con delle danze e la soprano Stefania Fugolo accompagnata alla chitarra da Maria Silvia Morlino. Ad “accendere” la serata saranno con noi gli artisti di giocoleria e focoleria di Firetales!
Regia: Renata Rizza Stracquadanio
Biglietto d’ingresso: Intero € 8,00; ridotto € 6,00 9/16 anni – over 65. Gratuito 0/8 anni – Persone diversamente abili Per informazioni e prenotazioni: info@aaspadova.it
“In Ti con zero cerco di vedere il tempo con la concretezza con cui si vede lo spazio.
Nel racconto, ogni secondo, ogni frazione di tempo è un universo. Ho abolito tutto il prima e tutto il dopo fissandomi così sull’istante nel tentativo di scoprirne l’infinita ricchezza. Vivere il tempo come tempo, il secondo per quello che è, rappresenta un tentativo di sfuggire alla drammaticità del divenire. Quello che riusciamo a vivere nel secondo è sempre qualcosa di particolarmente intenso, che prescinde dall’aspettativa del futuro e dal ricordo del passato, finalmente liberato dalla continua presenza della memoria. Ti con zero contiene l’affermazione del valore assoluto di un singolo segmento del vissuto staccato da tutto il resto.”
Regia: Antonio Ponno
Biglietto d’ingresso: Intero € 8,00; ridotto € 6,00 9/16 anni – over 65. Gratuito 0/8 anni – Persone diversamente abili Per informazioni e prenotazioni: info@aaspadova.it
Nel 1965 esce la raccolta di racconti Le cosmicomiche. In quest’opera Italo Calvino unisce i suoi interessi scientifici a quelli letterari, accomunati da un problema di fondo: il bisogno inesausto dell’uomo di conoscere e comprendere il mondo. Il titolo mostra la capacità dell’autore di sintetizzare due generi letterari, affiancando al racconto fantascientifico la prospettiva comica. Fedeli a questa sua indicazione questa trasposizione teatrale si interroga sulla realtà, sul senso dell’esistenza e sull’essere uomo attraverso suggestioni fantascientifiche. Il punto di partenza dei racconti è sempre la breve esposizione di una teoria scientifica sull’universo, posta in corsivo, che viene poi sviluppata con umorismo nella storia.
Protagonista di tutti i racconti è Qfwfq, personaggio il cui nome impronunciabile e palindromo richiama un essere bizzarro e misterioso e che è perenne presenza nel cosmo, partecipando a tutte le vicende del mondo
Regia: Gianluca Meis
Biglietto d’ingresso: Intero € 8,00; ridotto € 6,00 9/16 anni – over 65. Gratuito 0/8 anni – Persone diversamente abili Per informazioni e prenotazioni: info@aaspadova.it
Le città invisibili di italo Calvino è un diario di viaggio in luoghi straordinari. La storia racconta gli incontri tra l’imperatore tartaro Kublai Kan e Marco Polo mercante veneziano, giunto alla sua corte. Il Kan vuole conoscere il suo sterminato regno e chiede a Marco Polo di percorrere i suoi territori per raccontargli la forma e la vita delle città che lo costellano. Ad ogni ritorno Polo narra al kublai di città fantastiche: Città di gioia e desiderio, città venate di rimpianti, città vivaci, città dell’assenza o della morte, città di confine fra reale e immaginario che sfidano la logica ed il tempo. Kontromano ha voluto rappresentare queste città con canzoni tratte dal repertorio esclusivamente italiano che fanno parte del nostro vissuto musicale, scegliendo tra quelle che a loro avviso sono più compatibili con le descrizioni delle città. Non solo per le citazioni nel testo contenute ma, soprattutto, per la medesima fantasia con cui le parole delle canzoni si avvicinano alle descrizioni delle città di Calvino e che nel nostro immaginario rievocano ricordi, gioie, amori, fantasie e rimpianti.
Torna con la terza edizione la rassegna teatrale organizzata da Piccola scena Arte e Spettacolo presso il parco Manin di San Martino di Lupari. In caso di pioggia lo spettacolo previsto andrà in scena presso la palestra delle scuole medie vicino al municipio.
La Compagnia Camerini con Vista, dopo il successo della rassegna LIVEact, presentata lo scorso autunno, in cui hanno dato spazio a diversi generi teatrali, ha ora deciso di dedicare la primavera alla commedia. La una nuova rassegna: si chiama TuTTinSCeNa ed è interamente dedicata al teatro comico e brillante. Gli spettacoli andranno in scena per quattro sabati a partire dal 15 aprile, presso il Centro Culturale Aldo Rossi di Borgoricco, grazie a ottime compagnie amatoriali del territorio.
Spettacoli, letture, performance, incontri per celebrare uno tra i più grandi scrittori del Novecento italiano, nella cui opera letteraria trovano spazio compiuto forme di narrazione e temi diversi, dall’impronta neorealistica degli scritti iniziali a quella allegorico-fiabesca della produzione più matura. Nella sua prosa, dove sono accolte e filtrate le più alte suggestioni del panorama letterario coevo e dove lo scrittore si rivela spregiudicato sperimentatore di linguaggi e generi, alla lucidità della descrizione analitica fanno da costante contrappunto il lirismo e l’ironia, sostanziati da una riflessione profonda e disincantata sul senso ultimo dell’esistenza umana.
Tanti gli appuntamenti in programma tra Teatro, Letture animate, Conferenze-Spettacolo, Laboratori per bambini, Reading con musica dal vivo. Questi gli eventi in calendario fino a luglio 2023. Un secondo programma verrà comunicato dopo l’estate.
“L’uomo porta dentro di sé le sue paure bambine per tutta la vita. Arrivare a non avere più paura, questa è la meta ultima dell’uomo.”
Dove fanno il nido i ragni? L’unico a saperlo è Pin, che ha dieci anni, è orfano di entrambi i genitori e conosce molto bene la radura nei boschi in cui si rifugiano i piccoli insetti. È lo stesso posto in cui si rifugia lui, per stare lontano dalla guerra e dallo sbando in cui si ritrova il suo piccolo paese tra le colline della Liguria, dopo l’8 settembre 1943. Ma nessuno può davvero sfuggire a ciò che sta succedendo qui e nel resto d’Italia. Neppure Pin. Ben presto viene coinvolto nella Resistenza e nelle lotte dei partigiani, sempre alla ricerca di un grande amico che sia diverso da tutte le altre persone che ha conosciuto. Ma esisterà davvero qualcuno a cui rivelare il suo segreto?
Il sentiero dei nidi di ragno è il primo biglietto da visita di un autore che a 23 anni mostra già il talento, la finezza d’intelletto e l’originalità che ne segneranno la carriera negli anni successivi, rendendolo un punto di riferimento imprescindibile della letteratura del secondo Novecento nonché un vero e proprio “classico moderno”. Ma tutto è partito da qui, dal piccolo e insolente Pin e dalla sua pistola rubata a un ufficiale nazista.
Laboratorio per bambini a cura de La Casetta del Custode
Nel 1977 tra i vincitori del prestigioso premio Andersen c’era Italo Calvino che fu premiato per una storia pubblicata sul Corriere dei Piccoli. La storia si intitolava “I disegni arrabbiati”. È un pomeriggio come tanti altri. Le mura di una cameretta di bambini diventa un teatro per mirabolanti avventure. La cameretta è quella di Lodolinda che esprime le sue emozioni attraverso i colori e le forme ricciute di nuvole e pecorelle. Quando è felice…ma quando si arrabbia è capace di dare decise pennellate violacee come terribili pipistrelli. Quel pomeriggio a irritarla ci pensa Federico un bambino con cui è costretta a trascorrere del tempo. I bambini mostrano la loro reciproca antipatia a suon di matite e pennelli che trasformano le pareti in animali inferociti. La tigre che combatte un toro blu; un boa che attorciglia la tigre…come scatole cinesi i disegni si susseguono e si animano mostrando i sentimenti dei bambini e la loro infinita fantasia. Tra indiani e cowboy sempre in lotta tra loro, i bambini capiranno che per tirarsi fuori dai guai devono almeno per un po’ mettere fine alle ostilità. Insieme cercano una soluzione sempre usando matita e colori.
È una storia dal ritmo incalzante, ritmo che vuole essere mantenuto nella partecipazione dei bambini alla lettura. Devono sentire forte il desiderio di immedesimarsi nei protagonisti, Lodolinda. I bambini saranno invitati a disegnare, per esprimere a loro volta le emozioni che li rendono felici o arrabbiati, usando le forme e i colori della fantasia, per vivere un pomeriggio di mirabolanti avventure!
Nel 1982 Italo Calvino ricevette il World Fantasy Award, premio statunitense di letteratura fantastica. L’interesse per il fantastico, e la fiaba in particolare, attraversa tutta la sua produzione letteraria, prova ne sia che fu incaricato di raccogliere in un libro le fiabe della tradizione popolare. Il suo “Fiabe italiane” contiene, infatti, 200 storie del folklore di tutte le regioni d’Italia. Per la sua narrativa, l’amico Vittorini, col quale diresse dal 59 al 65 “Il Menabò” una rivista letteraria senza periodicità fissa fondata a Torino, parla di “realismo con carica fiabesca.” Vittorini stesso, insieme a Pavese, è uno degli autori che maggiormente influenzò Calvino.
Al rapporto di Calvino col fantastico dedicheremo questo incontro in Librosteria con letture animate tratte da diverse opere dello scrittore.
“Le interviste impossibili” è stata una trasmissione tra le più colte e brillanti della radio italiana. Andata in onda su radio Rai tra il 1974 e il 1975 univa la penna dei più grandi scrittori italiani dell’epoca (Eco, Sanguineti, Manganelli, Bellonci…) con le voci dei più importanti attori teatrali (Bene, Bonacelli, Asti…). Il gioco era di inventarsi interviste, tra il serio e l’irriverente, a personaggi del passato (Nerone, Lucrezia Borgia, Oscar Wilde, Socrate…). Anche Italo Calvino partecipò firmando due incredibili interviste. Un apparentemente primitivo uomo di Neanderthal e il “quasi” terribile Montezuma saranno rievocati per rendere omaggio alla fantasia impossibile di Cavino.
In un misterioso castello degli sconosciuti si incontrano.
Tutte le voci sono magicamente scomparse: nessun dialogo è possibile tra loro.
Al centro del tavolo un mazzo di Tarocchi.
L’unica possibilità di comunicare è attraverso quelle carte.
Ogni carta racconta di volta in volta una storia, disfatta, peripezia, scoperta.
Come può essere la vita di ognuno di noi!
A ciascuno l’onere di accaparrarsi il ventaglio migliore di possibilità per rappresentarsi.
L’interpretazione e il silenzio però filtrano ogni cosa.
Vogliamo realmente capire le storie degli altri? Quanto siamo davvero ricettivi?
In un tentativo di ridare voce a questi personaggi, parole, canto e danza si incontrano.
Nel castello i Tarocchi, tra gioco e divinazione, torneranno a ricreare storie e vite.
Ora sta a noi metterci in ascolto e cercare di interpretare gli Arcani.
Biglietto d’ingresso: Intero € 8,00; ridotto € 6,00 9/16 anni – over 65. Gratuito 0/8 anni – Persone diversamente abili Per informazioni e prenotazioni: info@aaspadova.it
Trasposizione teatrale del famoso romanzo di Calvino nello stile dei cantastorie dell’epoca descritta nello stesso: accanto alla figura del narratore, si susseguiranno le scene tratte dal testo ed interpretate da attori. Un lavoro corale che prevede la partecipazione di 8 attrici, 3 lettori e circa 10 comparse. Allo spettacolo collaborano inoltre l’associazione “Danzar cortese” di Padova che arricchirà il tutto con delle danze e la cantante Stefania Fugolo.
Regia: Renata Rizza Stracquadanio
Biglietto d’ingresso: Intero € 8,00; ridotto € 6,00 9/16 anni – over 65. Gratuito 0/8 anni – Persone diversamente abili Per informazioni e prenotazioni: info@aaspadova.it
“In Ti con zero cerco di vedere il tempo con la concretezza con cui si vede lo spazio.
Nel racconto, ogni secondo, ogni frazione di tempo è un universo. Ho abolito tutto il prima e tutto il dopo fissandomi così sull’istante nel tentativo di scoprirne l’infinita ricchezza. Vivere il tempo come tempo, il secondo per quello che è, rappresenta un tentativo di sfuggire alla drammaticità del divenire. Quello che riusciamo a vivere nel secondo è sempre qualcosa di particolarmente intenso, che prescinde dall’aspettativa del futuro e dal ricordo del passato, finalmente liberato dalla continua presenza della memoria. Ti con zero contiene l’affermazione del valore assoluto di un singolo segmento del vissuto staccato da tutto il resto.”
Regia: Antonio Ponno
Biglietto d’ingresso: Intero € 8,00; ridotto € 6,00 9/16 anni – over 65. Gratuito 0/8 anni – Persone diversamente abili Per informazioni e prenotazioni: info@aaspadova.it
Nel 1965 esce la raccolta di racconti Le cosmicomiche. In quest’opera Italo Calvino unisce i suoi interessi scientifici a quelli letterari, accomunati da un problema di fondo: il bisogno inesausto dell’uomo di conoscere e comprendere il mondo. Il titolo mostra la capacità dell’autore di sintetizzare due generi letterari, affiancando al racconto fantascientifico la prospettiva comica. Fedeli a questa sua indicazione questa trasposizione teatrale si interroga sulla realtà, sul senso dell’esistenza e sull’essere uomo attraverso suggestioni fantascientifiche. Il punto di partenza dei racconti è sempre la breve esposizione di una teoria scientifica sull’universo, posta in corsivo, che viene poi sviluppata con umorismo nella storia.
Protagonista di tutti i racconti è Qfwfq, personaggio il cui nome impronunciabile e palindromo richiama un essere bizzarro e misterioso e che è perenne presenza nel cosmo, partecipando a tutte le vicende del mondo
Regia: Gianluca Meis
Biglietto d’ingresso: Intero € 8,00; ridotto € 6,00 9/16 anni – over 65. Gratuito 0/8 anni – Persone diversamente abili Per informazioni e prenotazioni: info@aaspadova.it
Il disegno di calvino nel Logo e nel manifesto dell’iniziativa è di Stefania Morgante
Debutta sabato 4 marzo presso lo spazio Recitando di via Makallè a Padova il nuovo spettacolo della Compagnia teatrale Jonathans Performing Arts con la regia di Renata Rizza Stracquadanio: Il Clan delle Vedove di Ginette Beauvais Garcin.
Un banale e ridicolo incidente provoca la morte del marito di Rose che viene subito circondata dall’affetto di due amiche, anch’esse vedove, i cui mariti avevano a lungo coltivato relazioni extra coniugali. Nasce così un «clan» e le tre donne, dopo il primo comprensibile momento di dolore, decidono di riprendersi la loro vita, della quale i rispettivi mariti le avevano in qualche modo defraudate. Vogliono cambiare e fanno grandi progetti per riscattarsi dalla quotidianità della loro esistenza di mogli fedeli e dedite alle cure domestiche. Ma nel momento più bello arriva il fulmine a ciel sereno. La commedia è molto divertente e ricca di gustose gags sempre garbate e nel finale c’è ancora spazio per un coup de théâtre, che cosa ci rivelerà?
Uno spettacolo tutto, o quasi, al femminile dove tre ex mogli, vedove ed inseparabili amiche, scoprono la doppia vita tenuta nascosta dai loro cari estinti: figli illegittimi, amanti voraci, vizi e vizietti in menage paralleli. E alla fine, Marcelle, Jackie e Rose, le tre protagoniste, capiscono che in fondo, essere vedove, non e’ poi del tutto spiacevole. “Sola” è bello!
Questo “Clan delle vedove”, apparentemente contro gli uomini, in realtà mette a nudo tutte le debolezze femminili esaltandole come virtù e facendo amare tutti i personaggi per la loro verità e umanità.
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