Un’occasione da non perdere per tutti i bambini che desiderano costruire da sé le trombette! L’appuntamento è con Cristinamartedì 6 febbraio dalle ore 16.00 alle ore 18.30 al Centro di aggregazione culturale Casetta Piacentino, in via D. Piacentino 29 a Padova.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti (8).
Sabato 3 febbraio alle ore 10.00 negli impianti sportivi Ca’ Rasi 2/b a Padova viene presentato il progetto Paduan influencers. Azioni teatrali in città.
Nell’occasione saranno illustrate le attività del progetto che mira a raccontare Padova attraverso sei personaggi illustri mediante workshop e azioni teatrali.
Dopo alcuni alcuni anni di assenza causa Covid torna presso l’Auditorium di Galzignano Terme la Rassegna Teatrale giunta quest’anno alla sua ottava edizione, organizzata dalla Pro Loco Galzignano Valsanzibio in collaborazione col l’Assessorato alla Cultura del Comune e con la Direzione Artistica della Compagnia Teatrale LE ACQUE MOSSE.
Anche in questa edizione ci sarà una parte dedicata al teatro per ragazzi con entrata libera nelle domeniche 11 e 18 febbraio, inizio spettacolo ore 15.30 ed una parte dedicata al Teatro brillante dialettale dal titolo “A Teatro per ridere”. Saranno quattro sabati nei quali si esibiranno le migliori compagnie teatrali amatoriali del Veneto che garantiranno un sano divertimento e tantissime risate.
Questo il programma completo:
“Teatro per ragazzi”
Domenica 11 febbraio ore 15.30 la Compagnia Teatrale “Aigor” di Padova presenta:
L’USIGNOLO DELL’IMPERATORE
Domenica 18 febbraio ore 15.30 la Compagnia Teatrale “Benvenuto Cellini di Padova presenta:
I MUSICANTI DI BREMA
Info: Biblioteca 049.9131023 – Sandro 328.7183380
“A Teatro per Ridere”
sabato 17 febbraio Compagnia Teatrale “Dell’Imprevisto” di San Giorgio in Bosco presenta:
“EL MOROSO VECIO”
sabato 2 marzo Compagnia Teatrale “Dei papà” di Treviso presenta:
“A CIAVE DEL VECIO”
sabato 16 marzo Compagnia Teatrale “Nove etti e mezzo” di Badia Polesine presenta:
“PARCHEGGIO A PAGAMENTO”
sabato 23 marzo Compagnia Teatrale “Le Acque Mosse” di Battaglia Terme presenta:
“GALINA CANTA E GALO TASE”
Inizio spettacoli ore 21, ingresso euro 7 (gratuito per diversamente abili e minori fino ai 10 anni) info 328.7183380.
Acli Arte e Spettacolo Padova con il Patrocinio di Acli Padova, in occasione della Festa Provinciale del Volontariato nell’anno del Centenario della nascita di Italo Calvino, ha promosso il Concorso letterario “La Città invisibile” ispirato al libro del grande scrittore italiano.
Sul modello de “Le Città invisibili” abbiamo richiesto la realizzazione di un elaborato scritto che, partendo da un reale elemento architettonico, strutturale, storico o contemporaneo della città di Padova, sviluppasse un racconto che avesse come tema generale quello dell’inclusione, che nell’idealità di una città (con le sue tipiche caratteristiche) promuovesse azioni di contrasto alla povertà, all’inquinamento, all’emarginazione e all’isolamento delle periferie urbane.
La Direzione artistica del Premio ha scelto come vincitore il racconto
LA FORMA DEI DESIDERI DI PADOVA di Carmela Bertone
Il viaggiatore che entra a Padova percepisce una città che, attraverso le sue mutazioni, ha “dato forma ai desideri”. Più̀ tratti di cinta muraria di diversa origine e fattura, ne definiscono i vari perimetri originari. Come se il facoltoso, seppur fragile, nucleo umano temesse lo scontro con l’esterno e la paura prendesse forma in una cortina di mattoni. Da qui, il bisogno di essere cinto in un confortante abbraccio che disponesse gli abitanti all’immobilità. Un al di qua e un aldilà edificato dal sospetto. Dove non ci sono mura ci pensano i fiumi a tranquillizzare i pusillanimi. E così, leggendo tra pietre e costruzioni, si possono individuare i resti del recinto distrutti, ricostruiti e poi riedificati man mano che nel tempo la città si è allargata fagocitando nelle sue strutture le vecchie mura. La temerarietà di qualcuno ha assicurato, però, il collegamento con l’esterno: porte e ponti sono la traccia visibile del ricambio d’aria stagnante dell’interno. Le porte, nella nebbia, emergono come i biscotti galleggianti nel latte, dalle rassicuranti forme classiche: colonne, frontoni, leoni alati, archi. Il desiderio e la curiosità di conoscere coloro che sono aldilà soverchia la paura. Il simbolo di questo desiderio di contatto è rimasto suggellato nella cartamoneta in circolazione in Europa. Coloro che si spingono oltre le mura confidano nell’ignoto e scoprono che oltre la città ci sono altre vite con lo stesso respiro, che era sulla cima della torre di Babele prima che un dio decidesse di dividere l’umanità, e con diversa poesia. Oltre la città, il senso comune è solo un dato statistico e il buon senso può essere affidato a qualsiasi senso perché le percezioni non vengono alterate dalle paure o dai desideri ma sono quelle originarie preservate dall’aspirazione all’incontro con l’altro.
“Le città invisibili” si presenta come una serie di relazioni di viaggio che Marco Polo fa a Kublai Kan imperatore dei Tartari. A questo imperatore melanconico, che ha capito che il suo sterminato potere conta ben poco perché tanto il mondo sta andando in rovina, un viaggiatore visionario racconta di città impossibili… Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città, ragioni che potranno valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell’economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi. Il mio libro s’apre e si chiude su immagini di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici”
In questa raccolta troverete i racconti partecipanti
Gianluca Meis Presidente Provinciale di AAS e direttore artistico del premio
Nel ringraziare tutti i partecipanti al’ottava edizione del Concorso per Monologhi teatrali inediti di Acli Arte e Spettacolo Padova con il patrocinio della Sede Nazionale, siamo ad annunciare i nomi dei finalisti che porteranno i loro testi in scena durante la rassegna Su il Sipario per la votazione del pubblico.
In questa prima fase selettiva ha votato la nostra giuria coordinata dalla Direzione Artistica del Premio, e così composta: Roberta Lepri (scrittrice), Marianna Bonelli (fondatrice di Spritzletterario), Francesco Garasto, Miledi Poppi, Greta Berlese, Giuseppe Maretto e Paola Zapolla (Consiglieri provinciali di AAS)
Sono stati selezionati i seguenti monologhi:
Indifferenziata di Lisa Marton “Lo so, non vedete l’ora di rimproverare, di dubitare. Ingenua, sfacciata, avevi un vestito succinto? Te le vai a cercare! Te l’avevo detto. Se fai così è evidente che… Davvero è andata così? Eri ubriaca? Eri consenziente? Ti piaceva, ammettilo!“
Teresita di Marta Freddi “Dentro la sua cella, Teresita, ragazza perduta, pensa forte: ad occhi chiusi riascolta le grida del padre, sente il freddo della solitudine, e i chiodi appuntiti che lo sguardo dei giurati infilzava nelle sue carni.“
Il Lago dei cigni di Luca Carlotto “Io non reagisco, faccio finta di niente. Mi siedo al banco in terza fila, apro il diario e disegno. Disegno ballerini bellissimi, che volteggiano, che saltano, che piroettano. La grafite leggerissima ad esaltare lo sforzo, l’armonia, la bellezza.“
Audrey Hepburn di Pierluigi Longo “Si era sposata all’estero, la figlia, e il sogno di vestirla con le sue mani si era infranto all’Atelier Margot. I francesi, diceva, non si erano accontentati di portarle via la figlia, avevano voluto anche il suo sogno.“
Da segnalare come, quest’anno, gran parte degli elaborati pervenuti abbiano avuto come tema quello della violenza sulle donne e dei femminicidi: un’emergenza sociale che diventa emergenza narrativa, un bisogno evidentemente sentito e che trova nell’arte un veicolo privilegiato di discussione e condivisione. Appuntamento per la messa in scena dei lavori finalisti sarà con la rassegna Su il Sipario, in partenza dal 13 gennaio 2024 al Teatro Don Bosco a Padova
L’appuntamento con i finalisti sarà durante la rassegna Su il Sipario dal 13 gennaio 2024 al teatro Don Bosco di Padova
Torna la tradizionale rassegna di Acli Arte e Spettacolo giunta alla sua ventitreesima edizione. Un’occasione di incontro con l’attività di varie compagnie teatrali e le loro produzioni tra il classico e il contemporaneo, con una varietà di linguaggi e stili che costituiscono da sempre la ricchezza del panorama teatrale della nostra Regione. Nella rassegna sarà possibile assistere alle esibizioni dei lavori finalisti del concorso per monologhi teatrali inediti “Monologando”, giunto invece alla ottava edizione: e anche quest’anno il vincitore sarà deciso dal voto del pubblico.
PROGRAMMA
13 gennaio 2024 ore 21.00
LA SUOCERA E LA NUORA
Compagnia Palcoscenico Città di Monselice
Regia di Beatrice Greggio
da “La famiglia dell’antiquario” di Carlo Goldoni
Ci sono due trame all’interno di questa commedia. La prima è formata dal Conte Anselmo che si reputa grande intenditore di antichità e si fa ingannare negli acquisti anche dai suoi servitori. La seconda trama è formata dal conflitto tra la Contessa Isabella, moglie del Conte Anselmo, e la nuora Doralice, figlia del mercante Pantalone e quindi di una classe sociale inferiore.
La Contessa disapprova il matrimonio e vuole continuare a essere la padrona assoluta. Si sente ancora giovane e vuole continuare a gestire sia la casa che le relazioni sociali. La giovane nuora non si lascia intimorire e, forte di una cospicua dote, pretende il passaggio del potere nelle sue mani.
A peggiorare la situazione non mancano servitori imbroglioni e false amiche che cercano a loro modo di arrivare ad un “aggiustamento”. Il Conte, pur sollecitato dal figlio Giacinto, marito di Doralice, dapprima non vuole affrontare la realtà ma, alla fine, grazie agli incalzanti argomenti di Pantalone, borghese onesto, lavoratore, attento alla famiglia e preoccupato per la felicità della figlia, si convince finalmente a intervenire.
20 gennaio 2024 ore 21.00
EL REFOLO
Compagnia La Gioiosa
Regia di Daniele Rocchetto
di Amelia Rosselli
Venezia, secolo scorso. Caterina, un’anziana gentildonna, vive sola, accudita dalla fedele Rosa in quella che è stata la casa dei suoi genitori; unico diversivo delle sue giornate sono le visite di Giulio, suo corteggiatore di gioventù e le serate trascorse con lui a giocare a carte.
A sconvolgere questa tranquilla routine arriva la giovane Margherita, figlia della sorella più giovane di Caterina; la ragazza è fuggita di casa per raggiungere l’amato Piero e superare così l’opposizione della famiglia, ma le è mancato il coraggio di portare a compimento il suo proposito e ha deciso di fermarsi dalla zia.
La vicenda si dipana tra incomprensioni e riconciliazioni, riaccendendo tra Giulio e Caterina il rimpianto del passato amore, fino alla conclusione finale.
El rèfolo è l’espressione di una ricerca di emancipazione da parte di una scrittrice che prova di aprirsi un varco nella cultura dialettale, che vede imperante il sesso maschile ed esprime un tentativo di liberazione dal pregiudizio attraverso una giovane che si fa promotrice di una piccola rivoluzione familiare.
27 gennaio 2024 ore 21.00
DAL BANCO AL PALCO
Auditorium Chamber Orchestra APS
Lo spettacolo è lo specchio dell’esperienza reale di un professore che ha intuito la voglia di continuare a far musica da parte di un gruppo di ragazzi che, dopo aver concluso le scuole medie ad indirizzo musicale, per scelte scolastiche o carenza nell’offerta formativa del territorio, si sarebbero trovati ad interrompere questo bellissimo e particolare percorso formativo. Il progetto dimostra che studiare uno strumento difficile come il violino richiede tanto impegno e perseveranza e costringe chiunque ad impiegare anni di studio prima di avere dei risultati soddisfacenti. Gli studenti rappresentano la nuova generazione, una generazione che, attraverso i diversi generi musicali proposti, che spaziano dal classico al pop, vuole lanciare il messaggio universale della musica sottolineandone, allo stesso tempo, quello proprio di ciascun brano. Gli arrangiamenti dei brani sono pensati per i diversi strumenti presenti e per le differenti difficolta che gli studenti possono affrontare. Tra musica e parole, lo spettacolo vuole rendere gli studenti i veri protagonisti trasformandoli da studenti in musicisti “solisti” o elementi dell’orchestra.
3 febbraio 2024 ore 21.00
UN CADAVERE TROPPO INGOMBRANTE
Compagnia Teatro dei Curiosi
Regia di Gianni Mazzucato
di Giorgio Casini
La signora Virginia De Maio si sveglia e si alza dal divano del soggiorno dove ha trascorso la nottata. Nel lento riprendere contatto con la realtà, Virginia si ricorda che la sera precedente ha aperto la porta ad uno sconosciuto che ora giace, cadavere, nel suo letto. Terrorizzata dalla situazione della quale non riesce a ricordare i dettagli, telefona a sua madre Sabrina perché l’aiuti a risolvere il grave problema. Le due donne dopo aver pensato a varie soluzioni, decidono di chiedere aiuto ad un loro vicino di casa, il professore di lettere Oronzo Lo Castro. Il professore, con l’aiuto di Ale la ragazza dell’impresa di pulizie Casalinghe Felici, che si trova a casa De Maio per eseguire dei lavori di pulizia, decidono di far sparire il cadavere. Per procedere all’operazione “smaltimento cadavere” bisogna fare attenzione alla pettegola vicina di casa signorina Checcacci e fare presto perché il marito di Virginia tornerà a breve da Milano dove si è recato per un congresso. Riusciranno nella loro impresa a far sparire il cadavere?
10 febbraio 2024 ore 21.00
I DUE GEMELLI VENEZIANI
Compagnia Stabile del Leonardo
Regia di Alberto Moscatelli e Alessandro Pietropoli
Di Carlo Goldoni
Tonino e Zanetto sono due fratelli gemelli separati sin dall’infanzia e molto diversi tra loro: il primo vive a Venezia ed è contraddistinto da una non comune scaltrezza oltre che dalla capacità di esercitare un notevole fascino sulle dame sue concittadine; l’altro invece ha raggiunto una solida agiatezza economica nella campagna bergamasca ma è assai goffo, sgraziato e poco avvezzo alle relazioni amorose. Il destino però li conduce, l’uno all’insaputa dell’altro, nella medesima città, Verona: Tonino per incontrare la sua amante Beatrice, a sua volta contesa da Lelio e Florindo; Zanetto per conoscere la sua promessa sposa Rosaura, figlia del dottor Balanzoni e insidiata, nell’ombra, dall’ambiguo Pancrazio. Si ingenera così una sequenza inarrestabile di comici equivoci e divertenti disavventure che tra scambi di persona, gelosie, intrighi, duelli e rivelazioni improbabili, pilotano la trama verso un finale scoppiettante, sorprendente e al tempo stesso commovente.
Commedia di intreccio e di situazione, basata principalmente sul ritmo e sui colpi di scena, “I due gemelli veneziani” è una sorta di prologo lieve alla successiva “Riforma” che farà di Goldoni uno dei drammaturghi fondamentali nella definizione del canone del teatro moderno.
17 febbraio 2024 ore 21.00
CHE TORMENTI STI PARENTI!
Associazione Morassuti – Compagnia Arlecchino
Regia di Gabriele Brugnolo
Tratta da “Viva i parenti” Commedia brillante in 3 atti di Arnaldo Boscolo
Gilmo Dal Molin è un musicista, una brava persona di buon cuore, sempre disposto ad aiutare chi ne ha bisogno. Dopo una carriera da trombettista, ha investito i suoi guadagni in una villetta fuori porta per godersi la quiete della campagna; arriva però inaspettatamente una coppia di parenti, ricchi di pretese e poveri di riconoscimento, che occuperanno casa sua, approfittando della sua grande bontà. Una commedia brillante sulla famiglia, sul valore degli affetti e sull’importanza…della giusta distanza.
Direzione artistica: Gianluca Meis, Anna – Rita Di Muro e Greta Berlese
Intero € 9,00; ridotto € 8,00 13/16 anni – over 65; studenti € 6,00 previa presentazione del badge.
Gratuito 0/12 anni – Persone diversamente abili
Per informazioni e prenotazioni:
Prenotazione telefonica al 3337680147 tutti i giorni feriali dalle 17.00 alle 20.00; il sabato dalle 10.00 alle 12.30 – dalle 15.30 alle 18.30 (posto riservato fino alla 20,30 della serata). Oppure via mail a info@aaspadova.it
La direzione artistica ringrazia le compagnie che partecipano alla rassegna, Marco Fermati e ACLI Padova per la preziosa collaborazione.
Durante la rassegna, nelle serate dal 20 gennaio all’10 febbraio, si svolgerà la fase finale del concorso per monologhi teatrali inediti Monologando, giunto alla ottava edizione.
Prima di ogni spettacolo si esibirà un finalista, votato poi dal pubblico. La proclamazione del vincitore avverrà il 17 febbraio.
Il pubblico sarà chiamato ad esprimere un gradimento anche sugli spettacoli in cartellone (escluso quello dell’ultima serata). Il migliore si aggiudicherà il premio Morassuti, istituito per celebrare i sessant’anni della Compagnia Arlecchino e del suo fondatore
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