La nascita di nuovi spazi culturali va sempre salutata con gioia ed entusiasmo. E così vogliamo fare con il nuovo progetto condiviso dalla Compagnia Arlecchino e il Teatro delle Ortiche: la Sala Teatro Bassanello di Via Adriatica 5 a Padova, nei rinnovati spazi del Patronato. Un progetto di ampio respiro che non coinvolge solo le Compagnie menzionate ma altre realtà come la cooperativa Train de Vie e mira ad offrire opportunità importanti al mondo associativo e culturale che gravitano in Acli Arte e Spettacolo Padova e non solo.
Sala prove, punto d’incontro e scambio culturale, spazio teatrale per spettacoli ed esibizioni.
La Compagnia Arlecchino e il Teatro delle Ortiche, con il patrocinio di Acli Arte e Spettacolo, hanno pensato ad una serata inaugurale nel quale presentare questo progetto al Quartiere, alla Città e a tutte le Associazioni interessate: sabato 5 ottobre a partire dalle 19.00.
Il programma prevede un iniziale momento di accoglienza con i materiali informativi riguardanti le varie attività in essere e di prossima partenza. L’esposizione di lavori artigianali e gadgets oltre al materiale informativo della cooperativa Train de Vie. A seguire la presentazione ufficiale dello spazio con gli interventi degli organizzatori e le autorità civili con un aperitivo in tema con lo spettacolo che andrà poi in scena alle 20.00: “L’importanza di chiamarsi Onesto” di Oscar Wilde, del Teatro delle Ortiche con la regia di Vittorio Attene. L’ingresso è libero con prenotazione e fino a esaurimento posti.
Info e prenotazioni: teatrodelleortiche@gmail.com o 333 7957079 (Cristina)
Agli amici della Compagnia Arlecchino e del Teatro delle Ortiche i miei personali auguri di successo per questa nuova sfida e a tutti gli aderenti ad Acli Arte e Spettacolo di Padova l’invito a non mancare il 5 ottobre!
14 settembre Piazza dei Signori (altezza Palazzo della Gran Guardia) dalle ore 16 alle 20
“Un libro per tutti, tutti per Sepulveda” organizzato da Acli Arte e Spettacolo e dalla Compagnia teatrale Jonathan’s Performing Arts è la maratona letteraria di One Book One City che si svolgerà all’aperto a partire dalle ore 16 fino alle 20 di sabato 14 settembre 2019. L’intento è quello di coinvolgere tutti i cittadini nella lettura di qualche passaggio de “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” e per fare ciò è stato anche creato un indirizzo mail al quale decine di interessati si sono iscritti per riservare il proprio momento e il proprio pezzo da leggere poi in pubblico. Durante l’evento sarà garantito l’interpretariato in lingua dei segni italiana. Questa maratona di lettura è organizzata da Acli Arte e Spettacolo Padova ed è realizzata a cura di Renata Rizza Stracquadanio della Compagnia teatrale Jonathan’s Performing Arts e Anna – Rita Di Muro.
One Book One City Padova è un invito a creare comunità leggendo. È un progetto dell’Università degli Studi di Padova realizzato con il Comune di Padova, riconosciuta “Città che legge”. È un programma di lettura individuale e collettiva di un unico libro importante, scelto per il suo valore letterario e culturale e perché, antico o moderno, sa parlare al presente a persone di tutte le età.
Grazie alla partecipazione di tutti, One Book One City Padova è ed è stato anche un laboratorio di idee, di momenti di creatività e di festa, un insieme di iniziative eterogenee e di attività realizzate all’interno dell’università, nelle scuole, nelle librerie, nelle biblioteche e nei quartieri di Padova.
Il libro scelto quest’anno è Il vecchio che leggeva romanzi d’amore di Sepulveda. Pubblicato nel 1989 e uscito in Italia 25 anni fa, il romanzo narra del vecchio Antonio José Bolivar, che vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un’esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d’amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall’aver vissuto “dentro” la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos saprà mai capire.
L’associazione Piccola Scena Arte & Spettacolo di San Martino di Lupari invita tutti alla 7^ Edizione 2019 della Rassegna di Teatro Amatoriale Autunno a Teatro, con il Patrocinio del Comune di Tombolo. Quattro serate di Teatro Amatoriale a partire da sabato 5 ottobre 2019 che si svolgeranno presso la sala Consiliare del Comune in Via Vittorio Veneto, 16. Ad aprire la rassegna la Compagnia Senza Arte né Parte di Solesino con la commedia Dialettale “Par colpa de na letera” Sabato 12 ottobre sarà la volta del Teatro delle Ortiche di Padova che porta in scena “Le Cognate”. Sabato 19 ottobre tocca a Palcoscenico Città di Monselice” di Monselice con la commedia farsesca “La suocera e la nuora”. A chiudere, sabato 26 ottobre, il palcoscenico sarà occupato dalla Compagnia La Contrada di Miane (TV) con “Solo la veriità in maschera”. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle 20.45
ABBONAMENTO 4 SERATE A SOLI 12 EURO IL BIGLIETTO PER UNA SERATA, COSTA 6 EURO I RAGAZZI SINO A 13 ANNI, GRATIS Gli abbonamenti li potete prenotare ai numeri: 351 8499320 – 339 4526552 con chiamate, sms e Whatsapp oppure via mail: lapiccolascena@gmail.com.
PUNTI PREVENDITA ABBONAMENTI:
SUPERMERCATO CRAI di Monastiero-San Martino di Lupari
Via Sant’Andrea 17, – tel. 049 595 2580
CAFFÈ DUOMO di San Martino di Lupari
Via Cardinale Agostini 123, – tel. 049 5952148
TABACCHERIA DALLA GRANA DIANA di Galliera Veneta
Via Roma 216, – tel. 049 9471305
BAR CENTRALE di Tombolo,
Piazza Pio X, 32/A – tel. 347 4096432
L’Associazione Culturale Fantalica, forte dell’esperienza maturata negli anni nell’organizzazione di uscite culturali ed eventi, propone, con il Patrocinio del Comune di Padova, sette diversi appuntamenti culturali a cadenza mensile a partire da ottobre 2019 fino ad aprile 2020. Gli incontri si inseriscono all’interno della rassegna “Pomeriggi d’arte, alla sua quinta edizione. “Pomeriggi d’arte” nasce per far riscoprire ai cittadini la propria città attraverso un percorso tematico che conduce il partecipante a conoscere luoghi più o meno conosciuti attraverso un taglio originale e insolito. Per l’anno sociale 2019-2020 l’associazione culturale Fantalica ha scelto come filo conduttore “I luoghi del potere a Padova”, che porterà i cittadini a visitare alcuni dei centri del potere politico, religioso, civile, culturale della città nel corso dei secoli. Il programma di quest’anno prevedrà la visita a palazzi pubblici e privati quali: Palazzo della Ragione con i suoi sotterranei, la Reggia Carrarese con la Sala dei Giganti, Il Bo’, il palazzo Santa Stefano sede della Provincia e Palazzo Moroni sede del potere Comunale, per concludersi con la visita del complesso della chiesa e del convento di Santa Maria dei Servi, nato proprio come conseguenza di lotte di potere all’epoca della signoria Carrarese. Un percorso che farà emergere l’importanza di Padova nel corso dei secoli come centro di potere, in grado di confrontarsi non solo con realtà nazionali, ma anche internazionali.
Il programma dettagliato degli eventi si può trovare nel sito www.fantalica.com. Ogni incontro è a pagamento su prenotazione. Per info e prenotazioni: iscrizione e pagamento online tramite il sito www.fantalica.com informazioni e iscrizioni in segreteria: lun-ven 10.00-14.00/16.00-20.00, via Giovanni Gradenigo 10 35131 Padova Info: mail fantalica@fantalica.com, tel. 3483502269/0492104096
Il 14 settembre in Piazza dei Signori dalle ore 16.00 alle 20.00 “Un libro per tutti, tutti per Sepulveda”. Maratona letteraria in collaborazione con One Book One City che si svolgerà all’aperto nella straordinaria cornice di una delle più belle piazze di Padova. L’intento è quello di invogliare tutti i cittadini a leggere qualche passaggio del libro in questione e per fare ciò basterà inviarci una mail a leggi.sepulveda@gmail.com e farci sapere quale pagina, paragrafo, spezzone si vorrebbe leggere!
One Book One City Padova è un invito a creare comunità leggendo. È un progetto dell’ Università degli Studi di Padova realizzato con il Comune di Padova, riconosciuta “Città che legge”. È un programma di lettura individuale e collettiva di un unico libro importante, scelto per il suo valore letterario e culturale e perché, antico o moderno, sa parlare al presente a persone di tutte le età.
Grazie alla partecipazione di tutti, One Book One City Padova potrà essere anche un laboratorio di idee, di momenti di creatività e di festa, un insieme di iniziative eterogenee – quali readings, proiezioni di film, progetti teatrali, mostre, concorsi – e di attività in università, nelle scuole, nelle librerie, nelle biblioteche e nei quartieri di Padova ed è tutto ciò che vi verrà in mente.
Il libro scelto quest’anno è Il vecchio che leggeva romanzi d’amore di Sepulveda. Pubblicato nel 1989 e uscito in Italia 25 anni fa, il romanzo narra del vecchio Antonio José Bolivar, che vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un’esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d’amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall’aver vissuto “dentro” la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos saprà mai capire.
Acli Arte e Spettacolo Padova aderisce all’iniziativa con una serie di eventi a cura di Renata Rizza Stracquadanio della Compagnia teatrale Jonathan’s Performing Arts e Anna – Rita Di Muro.
La Compagnia Arlecchino di Padova si avvicina a grandi passi ai festeggiamenti per i sessant’anni di attività (nel 2020) con una iniziativa che vuole legare il passato e il presente: la riproposizione di una commedia, ancora in repertorio, per un confronto diretto con quanti hanno rappresentato la stessa commedia nei primi anni settanta, quando ancora la compagnia si chiamava Morassutti. Lo scopo dichiarato è quello di uno scambio di impressioni, di ricordi, di aneddoti e di emozioni provate allora, come oggi, in palcoscenico. La seconda parte dell’iniziativa legata all’anniversario della fondazione è dedicata invece alla messa in scena dell’ultimo lavoro della Compagnia Arlecchino, sempre attinto dalla raccolta dei copioni ereditati dalla stessa ex Compagnia Stabile Paolo Morassutti. Come affermano gli stessi responsabili dell’Arlecchino, Gabriele Brugnolo e Fiammetta Fanelli, non si tratta di trasmettere nostalgie o tristezze e nemmeno commemorazioni, ma rendere omaggio alle due storiche compagnie e al teatro amatoriale.
La Compagnia Arlecchino è una delle Compagnie di prosa tra le più storiche della Città di Padova; si costituisce nel 1960 per volere e passione di alcuni dipendenti del Gruppo Aziendale Paolo Morassutti e da allora, in 49 anni di attività vanta una produzione di sessanta commedie, rigorosamente attinte dall’immenso patrimonio del teatro dialettale veneto. L’attuale denominazione nasce a partire dal 1970 in seguito alla sua ristrutturazione ed all’arrivo di nuovi attori, ma soprattutto sotto la direzione del Cav. Mario Danieli, figura emblematica del teatro amatoriale patavino che ha seguito e diretto l’Arlecchino sin a pochi anni or sono. La Compagnia ha partecipato con buon successo a numerose manifestazioni e concorsi nazionali, alle Rassegne delle Compagnie di prosa in Arena Romana in seno alle manifestazioni organizzate dal Comune di Padova, alla 1° Rassegna del Teatro amatoriale a Palazzo Grassi a Venezia, è stata ammessa alla 18° Rassegna Nazionale del Teatro Amatoriale dialettale al comunale di Faenza ottenendo ovunque lusinghieri successi di pubblico e critica ed in più occasioni ha portato spettacoli lungo l’Italia intera. Come si è sottolineato, l’Arlecchino ha scelto fin dal principio il filone dialettale classico goldoniano senza tralasciare, ovviamente, autori del secolo successivo e citiamo ad esempio per tutti Giacinto Gallina, ma non sono stati tralasciati copioni di altri Autori che potremmo definire contemporanei. Le ragioni di questa scelta? Esse dimorano nella convinzione che il nostro vernacolo, di per sé stesso particolare per la sua sonorità, racchiude al pari di ogni altra forma dialettale di comunicazione, quelle precise caratteristiche che ben si sono adattate sin dagli albori alla trasposizione teatrale, segnando un preciso tratteggio della società e connotandone il periodo storico di appartenenza. Tra le numerosissime commedie in repertorio, citiamo le più rappresentate: le goldoniane “Sior Todero brontolon”, “Le donne gelose”, “La casa nova”, “La buona madre” (attualmente nel nostro repertorio) inoltre “Ostrega che sbrego” di Fraccaroli, “Nastro celeste in casa Cornero” di Giovanni Cenzato, la Commedia musicale “Fasso lamor xe vero” firmata sotto lo pesudonimo di Ludovico Ceschi (in realtà stesa a quattro mani dall’indimenticabile Cesco Baseggio ed il suo regista Carlo Ludovici) commedia che ricorda per certi versi il teatro del vaudeville e rappresentata fino a qualche anno fa con un numero vastissimo di repliche; “Xe rivà el Castigamati”, altra copruduzio-ne teatrale di Svetoni e Boscolo e “La Trovata del Sior Orazio” di Svetoni tradotta da Antonio Canova a cui si aggiunge “Sior Felice che cucagna” di Umberto Morucchio che tanto successo riscuote ancora nelle rappresentazioni che la compagnia continua a portare in giro per tutta la provincia e oltre con notevole gradimento da parte del pubblico.
A tutti i membri della Compagnia, passati e presenti, gli auguri sinceri di altri numerosi successi da parte di Noi tutti di Acli Arte e Spettacolo
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