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Su il Sipario, vent’anni di teatro

Su il Sipario, vent’anni di teatro

In occasione del ventennale della rassegna, tradizionale appuntamento con le produzioni delle compagnie aderenti ad Acli Arte e Spettacolo, abbiamo scelto di mettere in cartellone solo nuovi spettacoli, dei debutti veri e propri, testimonianza autentica della vitalità di cui godono le realtà culturali del nostro territorio. Un impegno continuo, in nome dell’amore per il teatro, che si fa anche aggregazione, attenzione a tematiche sociali, volontà di promuovere cultura e passione. Abbiamo inoltre pensato di chiedere al pubblico un gradimento di quello che vedranno in scena e di premiare la compagnia vincitrice con una speciale targa del ventennale! Durante la rassegna assisteremo inoltre alla fase finale del concorso per monologhi teatrali inediti Monologando, giunto anch’esso alla quinta edizione. Anche in questo caso sarà il pubblico a decretare il vincitore, tra i finalisti selezionati. Vi aspettiamo dunque a teatro!

Teatro Polivalente Don Bosco

Via De Lellis, 4 – Padova


Programma


18 gennaio 2020
Compagnia Arlecchino
AMORI IN OPERA
tratto da “Nina no far la stupida” di Rossato e Gian Capo
Libero adattamento di Sara Centenaro
Regia di Gabriele Brugnolo e Paola Zapolla

Su il Sipario, vent'anni di teatro 1
Amori in opera


La compagnia Arlecchino, nata dall’ex compagnia Morassutti, per festeggiare i 60 anni di teatro propone in prima assoluta, con la collaborazione di alcuni componenti della disciolta compagnia, una versione inedita della commedia musicale “Nina no far la stupida” di Arturo Rossato e Gian Capo, portata in scena con successo, dagli stessi ex attori e attrici negli anni ’60. Il nuovo adattamento, dal titolo “Amori in Opera”, presenta l’inserimento di nuovi personaggi, parte del testo originale e le modifiche di alcune scene.
Le vicende si svolgono nella ridente e poco frequentata località della riviera del Brenta, all’ombra della meravigliosa villa di Malcontenta. Da vent’anni il musicista della cittadina, il maestro Bugansa, cerca di sfondare e rappresentare la sua opera “Nina non far la stupida a Venezia”. E mentre la Nina par esser là pa ‘ndar, arriva una misteriosa Signora. Sarà forse la famosa soprano veneziana?! Nel pieno spirito goliardico della commedia dell’arte e della romantica commedia shakespeariana di “Sogno di una notte di mezza estate”, riusciranno i novelli Arlecchino (Momoletto) e Colombina (Corallina) a rimescolare le carte e far trionfare l’amore e far sposare i giovani innamorati osteggiati da tutore e genitore? In un crescendo di furberie, il buon Bugansa metterà in scena la sua Nina combinando l’opera alla realtà.
Note di regia. Perché proprio “Amori in opera”? Tutto ruota attorno all’opera in musica che il maestro Bugansa vorrebbe rappresentare e attorno agli amori che i personaggi vivono o vorrebbero vivere. Non solo i giovani protagonisti Lelio e Nina e Fulgenzio e Corallina, ma anche Todaro, il podestà del Paese, la sorella Cate e Bortolo, ricco gentiluomo di campagna, si riscoprono a passar la note al balcon par sospirar ala luna. Gli attori della compagnia Arlecchino e dell’ex compagnia Morassuti in “AMORI IN OPERA” daranno vita ad esibizioni canore che coinvolgeranno lo spettatore in un crescendo di accattivanti melodie.
Direzione musicale e pianoforte il Maestro Antonio Bortolami. Al violino Stefano Chimetto


25 gennaio 2020
Teatro dei Curiosi
DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE
di Aldo de Benedetti
Traduzione e adattamento in dialetto veneto di Andrea Masiero
Regia di Gianni Mazzucato

Su il Sipario, vent'anni di teatro 2
Teatro dei Curiosi


Un testo leggero, frizzante e allestito in maniera decisamente comica. Tuttavia “Due dozzine di rose scarlatte” non è solo una simpatica commedia degli equivoci. È un testo in cui traspare il desiderio e la necessità di sognare ciò che non possiamo avere. E così, un mazzo di rose ricevuto dalla persona sbagliata genera incomprensioni, litigi e malumori, fino a mettere in crisi un rapporto di coppia che sembrava saldo e privo di incertezze. D’altronde, come diceva Alexandre Dumas, il matrimonio è una catena così pesante che per portarla bisogna essere in tre!


1 febbraio 2020
Gruppo teatrale Il Canovaccio
SINCERAMENTE BUGIARDI
Commedia brillante di due atti di Alan Ayckbourn
Regia di Antonello Pagotto

Su il Sipario, vent'anni di teatro 3
Gruppo teatrale il Canovaccio


A giudizio della critica “Sinceramente bugiardi” è il capolavoro della prima stagione dell’insigne e celeberrimo Commediografo britannico, quello più farsesco ma anche dotato di uno stupefacente virtuosismo nel costruire una pièce trascinante con il minimo dei mezzi, ovvero un banale equivoco e due coppie appartenenti a generazioni differenti. Il tutto ruota intorno ad un tema proprio della farsa: le menzogne dei personaggi e gli equivoci che esse provocano, in un mènage apparentemente ordinato. Philip, maturo uomo d’affari, vuole passare un weekend con la sua giovane amante Ginny che sembra avere una relazione seria (il matrimonio è in vista) con il giovane e squattrinato Greg, il quale nutre qualche dubbio sulla fedeltà della ragazza, al pari di Sheila, moglie indulgente ma non ingenua, nei confronti del marito Philip, soggetto alquanto instabile e dissennato. In una condizione tale, Greg si presenta nella casa dei due maturi coniugi contando di parlare con i genitori della fidanzata; orgoglioso e determinato nell’annunciare il matrimonio a Philip, che dal canto suo vede come futura sposa la moglie, persuaso che Greg sia da tempo l’amante di Sheila. In realtà la vicenda raggiunge il paradosso: Ginny finisce con l’apparire la figlia dell’amante Philip, mentre Sheila la sua madre illegittima, in un fitto susseguirsi di colpi di scena perfettamente rispettosi dei canoni della commedia anglosassone, attribuendo ad un banale paio di pantofole, più volte chiamato in causa, l’ happy end della giovane coppia, il matrimonio appunto, messo in serio pericolo.


8 febbraio 2020
Compagnia dell’Imprevisto
EL MOROSO VECIO
di Miledi Poppi e Federica Santinello

Su il Sipario, vent'anni di teatro 4
Compagnia dell’Imprevisto


Il primo amore non si scorda mai, si sa. Specie se torna dopo vent’anni quando ormai la tua vita è andata da tutt’altra parte, come per Neta. O se lo insegui da sempre senza avere il coraggio di prenderlo, come succede a Sebastian. O se te lo sei conquistato ma lo dai per scontato, come fa Checo… Migranti che tornano nella terra natia, cuoche un po’ chiromanti, sartine innamorate, dongiovanni di provincia, mogli insoddisfatte, nonne che la sanno lunga, cugine – quasi- di città, operai afflitti da balbuzie selettiva, mariti un po’ distratti, genitori della sposa un po’ sopra le righe: undici personaggi intrecciano le loro storie, si inseguono, litigano, si ingannano, si confrontano, si incontrano e si scontrano per sette giorni, fino alla resa di conti sullo sfondo del matrimonio della figlia del sindaco, l’evento più atteso da tutto il paese, al quale nessuno può mancare. Uno scoppiettante girotondo di equivoci e sorprese che racconta divertendo di com’eravamo – e di come siamo ancora! – sorridendo dei nostri difetti e apprezzando i pregi della nostra gente.


15 febbraio 2020
Gruppo teatrale Dimensione Arte
IL DELITTO PERFETTO
Di Frederick Knott
Regia di Alberto Frasson
Traduzione italiana di Alvise Sapori


MARGOT: Credi davvero al delitto perfetto?
MARK: Certo! Ma solo nei miei libri. Penso che io sarei capace di idearne uno meglio di chiunque altro, ma dubito che riuscirei a portarlo a termine.
TONY: Ah…e perché no?
MARK: Perché nei romanzi le cose vanno come l’autore vuole che vadano, ma nella vita…non è detto.

Su il Sipario, vent'anni di teatro 5
Gruppo teatrale Dimensione Arte


Si tratta di un breve scambio di battute tra alcuni dei protagonisti di questa pièce teatrale, ma in realtà è proprio qui che l’autore rivela il meccanismo che regolerà lo svolgersi della storia. E’ davvero possibile organizzare il delitto perfetto? L’ingegno umano è in grado di anticipare qualsiasi mossa come in una partita a scacchi con la vita? Tony Wendice, ex campione di tennis americano, dopo aver scoperto la relazione di sua moglie con lo scrittore di gialli inglese Mark Halliday, impiegherà un anno e mezzo per pianificare nei minimi dettagli l’omicidio di Margot e per ereditarne l’immensa fortuna. Ma, come profetizzato da Mark nelle battute iniziali, nella vita non è detto che le cose vadano come uno se le aspetta e così per Tony, purtroppo, la partita a scacchi si riapre. Chi la spunterà? A chi toccherà la mossa finale di “scacco matto”?
In questo testo teatrale di Frederick Knott, che Alfred Hitchcock utilizzerà per girare l’omonimo film nel 1954, troviamo, oltre agli immancabili ingredienti del giallo (tensione, suspence, colpi di scena), anche un’interessante dimensione psicologica dei personaggi per cui, alla fine dei conti, non è possibile stabilire chi sia davvero la vittima e chi il carnefice. Verità e menzogna albergano in ognuno di loro…come, forse, in ognuno di noi.


22 Febbraio 2020
Compagnia teatrale Jonathan’s Performing arts
È UNA CARATTERISTICA DI FAMIGLIA
Di Ray Cooney
Regia di Renata Rizza Stracquadanio

Su il Sipario, vent'anni di teatro 6
Compagnia teatrale Jonathan’s Performing arts


Un grande ospedale. Una sala privata dove i medici sostano a riposare, chiacchierare, scambiarsi qualche battuta. Un rampante medico chirurgo di mezza età, David Mortimore, conta febbrilmente i minuti che lo separano dall’inizio della prestigiosa Conferenza Ponsonby. Elegante, sicuro di sé. La vita gli sorride. La carriera gli sta per sorridere. La giornata sembrerebbe perfetta, se non ci fossero i colleghi di Mortimore a creare un allegro caos intorno ad esso: un paio di medici allegri e pasticcioni; una caposala rumorosa e un po’ rintronata; il vulcanico Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Sant’Andrea; la moglie di Mortimore. Normale amministrazione, comunque. Ma la Giornata Perfetta di David Mortimore sta per cambiare tono… L’ingresso di una giovane donna e la sua incredibile rivelazione dà inizio ad una serie folle di colpi di scena, di incidenti, di invenzioni fantasiose, di menzogne vergognose, in un vortice pazzesco di travestimenti, incomprensioni, equilibrismo, litigi, siringhe, sedativi e supposte. Ma non temete: un geniale – o ingenuo? – Sergente di polizia indagherà su tutti e su tutto. Il povero Dottor Mortimore non avrebbe neppure immaginato di dover mettere così a dura prova il proprio sistema nervoso…e di dover riconsiderare in modo così improvviso le proprietà del DNA, e del modo in cui le “Caratteristiche di famiglia” si possono trasmettere…
Commedia esilarante e piena di colpi di scena che scivola tra equivoci e situazioni paradossali. “È una caratteristica di famiglia” nasce dalla penna dell’autore inglese Ray Cooney, creatore tra l’altro di commedie campioni d’incassi come “Taxi a due piazze” e “Se devi dire una bugia dilla grossa”. Si tratta di uno spettacolo divertente che tocca un tema inusuale nella prosa, e cioè prende in giro un mondo, quello della sanità, col quale abbiamo purtroppo a che fare quotidianamente. L’intreccio della commedia è frenetico, si susseguono senza sosta equivoci e scambi di persona che coinvolgono il pubblico dall’inizio alla fine. In fondo il ruolo del teatro oggi è proprio questo, guardare alle cose della vita con un occhio diverso, disincantato e irriverente, perché ridere fa bene alla salute.


Prima dello spettacolo premiazione del vincitore del concorso Monologando


29 febbraio 2020
Acli Arte e Spettacolo Padova
LE DUE ZITTELLE
Di Tommaso Landolfi
Adattamento e regia di Gianluca Meis


“È costume degli uomini tenere se possibile in gabbia l’oggetto del proprio amore”

Su il Sipario, vent'anni di teatro 7
Le due Zittelle


Nena e Lilla sono due sorelle, ormai di una certa età, rimaste nubili e dedite alla cura di una ingombrante madre malata. Vinte dalla sensazione di vivere in una prigione e in modi diversi attaccate alla religione – più di facciata e per non destar chiacchiere in paese che per reale convinzione – sono molto affezionate ad una piccola scimmia di nome Tombo, regalo del defunto fratello marinaio. La loro routine verrà pesantemente sconvolta da una rivelazione che le metterà di fronte alla più terribile delle scelte.
Tratto da una novella di Tommaso Landolfi, che ha voluto raddoppiare le t della parola zitella per sottolineare una certa propensione e vocazione delle protagoniste a non parlare troppo , la storia in realtà ci mostra due donne, vinte forse da troppi rimpianti, che si confrontano su temi assai sensibili della fede non senza un macabro umorismo di fondo che ben dipinge una società, quella degli anni trenta del novecento, sull’orlo di una nuova catastrofe.


Prima dello spettacolo consegna della targa del ventennale allo spettacolo di maggior gradimento per il pubblico

Direzione artistica: Gianluca Meis, Anna – Rita Di Muro e Greta Berlese
Inizio spettacoli ore 21.00 – apertura biglietteria ore 20.00
Biglietto d’ingresso:
Intero € 8,00
ridotto € 7,00 13/16 anni – over 65 e soci Fantalica; studenti € 5,00 previa presentazione del badge
gratuito 0/12 anni – Persone diversamente abili


Per informazioni e prenotazioni:
Prenotazione telefonica al 3337680147 tutti i giorni feriali dalle 17.00 alle 20.00; il sabato dalle 10.00 alle 12.30 – dalle 15.30 alle 18.30 (posto riservato fino alla 20,30 della serata).

La direzione artistica ringrazia le compagnie che partecipano alla rassegna, Marco Fermati e ACLI Padova per la preziosa collaborazione.

Ecco i finalisti di Monologando 2020

Ecco i finalisti di Monologando 2020

La giuria selezionatrice del Concorso per monologhi teatrali inediti Monologando 2020 tramite il proprio voto ha indicato i finalisti che si esibiranno durante la rassegna Su il Sipario e che sottoporranno i propri lavori al giudizio del pubblico. Ecco i loro nomi e il titolo del monologo:

Sara Baldassarre con “Zoe

Marzia Birro con “Lucciole e lanterne

Donatella Busini con “Svetlana

Tiziana Mantovani con “Il mare vivo

Patrizia Resconi con “Il sole domani

La direzione artistica del concorso e la Presidenza di Acli Arte e Spettacolo Padova ringrazia tutti i partecipanti, mai numerosi come quest’anno, e a tutti diamo appuntamento al prossimo anno augurandoci di trovare ancora il loro interesse per questo concorso che cresce di anno in anno e che, per la prima volta nella sua storia, trova in finale cinque autrici donne. A loro un sincero in bocca al lupo.

Rusticàlia – Seconda edizione

Rusticàlia – Seconda edizione

Torna per il secondo anno la rassegna Rusticàlia di Febo Teatro in collaborazione con il Circolo NOI e il Comune di Santa Giustina in Colle. In programma delle proposte che esaltano le qualità artistiche del territorio, un invito ad artisti e spettacoli con un “sapore veneto doc”. Tre spettacoli diversi tra loro e ciascuno con una propria specificità: chi utilizzerà come linguaggio scenico il dialetto, chi ambienterà il racconto in questi luoghi, chi semplicemente è nato, cresciuto e lavora qui. Questo perché – come sostengono Claudia Bellemo e Nicola Perin, direttori artistici di Fwebo Teatro – “riteniamo importante comunicare quanto il teatro sia molto concreto e legato ai nostri territori più di quanto si pensi. Basti pensare a nomi illustri come Carlo Goldoni e Ruzzante o alla Commedia dell’Arte, famosa in tutto il mondo. Da questa consapevolezza si può partire per costruire insieme una realtà che includa il Teatro e lo spettacolo dal vivo come importanti fondamenta per investigare dentro sé stessi, imparando a conoscere i propri talenti e per migliorarsi come singoli e come società“.

Rusticàlia - Seconda edizione 8


Il primo appuntamento sarà l’11 gennaio 2020 alle ore 21.00 con “Tomato Soap” di e con Ariela Maggi e Giulio Canestrelli, regia di Lydie le Doeuff. La musica dello spettacolo è del cantautore Iosonouncane.
“Tomato Soap” porta in scena il tema della violenza di genere raccontando la storia di un uomo e una donna che pensano di darsi amore e si danno morte. Seguiamo le vicende di Gianni e Gilda dal loro primo incontro, l’innamoramento, la costruzione di una vita insieme, fino a diventare spettatori dell’incrinarsi del rapporto e della prepotenza con cui la violenza ne diventa protagonista. Cogliamo le ritualità malate che si insinuano nella coppia, e la malintesa capacità di perdono che ne sostiene la terribile sopravvivenza.
Gianni e Gilda sono due pupazzi di gommapiuma a grandezza umana, marionnettes portés, manipolati a vista dagli attori. Ma la storia dei pupazzi è anche il gioco della coppia di attori-manipolatori, che sotto gli occhi del pubblico scambiano le carte, invertendo i ruoli: è infatti l’attrice a fare l’uomo e l’attore a fare la donna.
A dispetto della gravità del contenuto, “Tomato Soap” utilizza un linguaggio lieve, visuale, ironico, muto, accompagnando gli spettatori al limite della risata, là dove la tragedia diventa grottesco.
Lo spettacolo si è classificato secondo al playFestival 2.0 di ATIR Teatro Ringhiera e Piccolo Teatro di Milano e ha vinto “Teatro voce della società giovanile” di Endas Emilia Romagna e Itc Teatro.

Rusticàlia - Seconda edizione 9

Il secondo appuntamento, sabato 8 febbraio ore 21:00, vedrà in scena una produzione di Febo Teatro “#Mirros” con Nicola Perin e Eleonora Fontana. Testo di Andrea Pennacchi e Lia Bonfio mentre lo stesso Pennacchi ne firma anche la regia con Lorenzo Maragoni.
Lo spettacolo teatrale è volto a sensibilizzare il pubblico di ogni età riguardo al delicato tema della dismorfofobia, cioè del problema che molti giovani (e non solo) hanno nel non riconoscere nel modo naturale la propria corporeità. Un problema che a volte può sembrare banale ma che spesso porta a reazioni esasperate e angosciose fino a causare gesti assurdi.
Siamo alla fermata del tram e, come ogni giorno, Anita, studentessa liceale, lo attende per andare a scuola. Ma lei ha un atteggiamento di continuo disagio e sofferenza a causa, si scoprirà, della sua non accettazione del proprio corpo, in particolare dei suoi capelli. Finché un giorno (ha il motorino rotto) alla fermata capita anche Ken, ragazzo estroverso, sensibile e studente di agraria, che la guarda con interesse… Anita è carina, Anita sembra dolce, Anita soffre…
Giorno dopo giorno Ken cerca di capire e, in questo complicato percorso, sarà proprio lui a prenderla per mano ed aiutarla a rendere tutto meno difficile.

Rusticàlia - Seconda edizione 10


A chiudere il programma della rassegna Sabato 7 Marzo ore 21:00, saranno invece Giorgio Bertan ed Eleonora Fuser con “Bricola e Regina” Sono due personaggi con maschera, sono la Commedia dell’Arte “moderna”, nati dalla creatività e dalle radici Veneziane dei due attori Giorgio Bertan ed Eleonora Fuser, in uno spettacolo di genere attore-autore.
Bricola e Regina, in libera uscita dall’Ospizio di S. Lorenzo dialogano ai margini della società su tutto e su tutti, tra temi universali e vita quotidiana, alternando la cronaca agli aneddoti, i ricordi giovanili ai problemi della terza età.
La loro storia di coppia, il passato di ricordi, i rimpianti, le delusioni, le paure, il cinismo (se stava megio co se stava pezo) si alternano tra litigi, scherzi e tenerezze sulla panchina del loro saporito mondo. Bricola e Regina, nella loro pur scomoda vita di strada, esprimono il loro amore per la vita (stemo sempre rampegai) e sono pronti a parlarne con chiunque.
Momenti di intimità comico-grotteschi, conditi da un linguaggio popolare ormai quasi perduto, muovono i due personaggi-maschere in un gestuale moderno facendoli idealmente proseguire lungo l’antica via della Commedia dell’Arte.

Teatro Parrocchiale – Santa Giustina in Colle (PD)
Piazza Martiri, 16

Biglietti
Ingresso intero: 8,00 €
Ingresso ridotto (studenti e over 65): 5,00 €
I biglietti possono essere acquistati all’ingresso del teatro.
Il teatro apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Info e Prenotazioni
Mail: info@feboteatro.it
Cell: 3201430701

Rusticàlia - Seconda edizione 11
La stella di Betlemme

La stella di Betlemme

Il 21 dicembre alle ore 17.00 Acli Arte e Spettacolo porta in scena allo spazio Bassanello in via Assunta 5 a Padova “La stella di Betlemme” alla fine del percorso di Catechesi della Parrocchia, coinvolgendo i bambini che vi hanno preso parte, con offerta libera consapevole al fine di realizzare una raccolta fondi per l’associazione Co-meta, che si occupa di progetti di beneficenza e adozioni a distanza per i bambini del Burkina Faso. La stella di Betlemme, scritta ed interpretata da Anna-Rita Di Muro con la partecipazione di Paolo Pagiaro, è un salto indietro nel tempo per vivere la storia di due bimbi che hanno un esistenza dolce e struggente allo stesso tempo. Una storia che può essere trasportata anche ai nostri giorni. Il tutto intercalato da interventi a carattere scientifico dove si illustra la nascita e l’evoluzione delle comete.

Un week-end d’Autore

Un week-end d’Autore

Si chiude in bellezza il fortunato 2019 del Teatro delle Ortiche, con doppio e imperdibile appuntamento: un week-end d’autore! Il 14 dicembre presso il circolo culturale “Carichi Sospesi” andrà in scena “L’Importanza di essere Onesto” di Oscar Wilde.
Commedia divertente e ironica, caustica e dissacrante, in cui primeggiano l’intrigo, l’equivoco, i nonsense e la feroce condanna dei pilastri dell’angusta società vittoriana. Giovanni Worthing, uomo dagli sconosciuti natali, vive in campagna insieme a Cecilia, una ragazza diciottenne su cui esercita la tutela, e con l’istitutrice di quest’ultima, Miss Prism. Decide di recarsi a Londra e di frequentare i salotti cittadini presentandosi come Onesto: in realtà intende soprattutto visitare la casa dell’amico Agenore Moncrieff, allo scopo di incontrarne la cugina Guendalina, della quale è intenzionato a chiedere la mano…
Considerato da molti il capolavoro teatrale di Oscar Wilde, sin dal giorno del suo debutto, nel 1895, ha ottenuto moltissime repliche in tutto il mondo, fino alle recenti trasposizioni per il cinema. Questa «commedia frivola per persone serie» ritrae un arguto e pungente scorcio dell’aristocrazia inglese, un mondo dove la forza degli individui risiede in quello che dicono e non in quello che fanno, nel blasone e non nelle idee. Ernesto (Onesto) è l’uomo che tutte le dame – e non solo… – vorrebbero avere. E per aggiudicarselo sarebbero disposte a tutto. Vanno così in scena, complici inconsapevoli, fiducia e finzione, sincerità e calcolo, onestà e manipolazione, in un’esplosione ininterrotta di battute sferzanti, molte delle quali memorabili come aforismi.
“L’importanza di essere Onesto” è ricca di paradossi ed è essa stessa un paradosso: un nome può essere davvero più importante di una persona. E, dopo aver riso per il lato umoristico della faccenda, non resta che riflettere e domandarsi quanto ciò accada spesso nella realtà
Si comincia alle Ore 21.00. L’ingresso è di 10,00 Euro con Tessera Arci 2019/20

Il 15 dicembre invece sarà la volta di “Così è (Se vi pare)” di Luigi Pirandello, presso la Sala Teatro Bassanello in Via Assunta 5, Padova.
La storia ruota intorno alle discussioni animate di un gruppo di “curiosi” impegnati a scambiarsi continue illazioni sullo “strano” ménage di un marito, una moglie misteriosa ed una suocera giunti da poco in paese, provenienti dalla Marsica, una città distrutta dal terremoto. Tutti hanno una chiara missione: verificare ed accertare, conquistare famelicamente una verità – a quanto pare unica fonte di sicurezze – addirittura interrogando e costringendo, se necessario, i fantomatici responsabili.
“Così è (se vi pare)” è un classico attualissimo in questa società voyeuristica, dove campeggiano i reality show, dove tutti credono di avere in mano il senso della verità, dove bisogna a tutti i costi sopravvivere alla paura della solitudine, dell’annullamento. Un viaggio introspettivo dentro noi stessi, che ci introduce al dubbio, all’incertezza, alla complessità di ciò che sta dietro ad ogni essere umano e alla sua maschera.

Entrambi gli spettacoli portano la firma di Vittorio Attene alla regia

Un week-end d'Autore 12


Ore 17.00 Apertura Buffet siciliano | Ore 18.00 inizio spettacolo | Offerta libera responsabile
La prenotazione è obbligatoria!
Potete scriverci all’indirizzo teatrodelleortiche@gmail.com o contattare il numero 333 79579079 (Cristina).

Teatro d’Inverno a San Martino di Lupari

Teatro d’Inverno a San Martino di Lupari

Tornano a San Martino di Lupari gli appuntamenti con la rassegna “Teatro d’Inverno” organizzata dall’associazione Piccola Scena Arte e Spettacolo.
Programma:
Sabato 11 Gennaio 2020 ORE 20,45
Compagnia “Le acque mosse”
Commedia Dialettale “Mejo Mato Che Mona” di Sandro Cappellozza
Sabato 18 Gennaio 2020 ORE 20,45
Compagnia “Montebello”
Commedia Dialettale “Albergo Belvedere, Se Rotàmava… Marìi e Mojère” di Gabriele Verzucoli;
Sabato 25 Gennaio 2020 ORE 20,45
Compagnia “Ennenne Teatro”
Commedia Dialettale “Un Cappeo Pien De Buxie” di Antonella Zucchini
Sabato 01 Febbraio 2020 ORE 20,45
Compagnia “Camerini con vista”
Commedia in lingua “Regalo di Nozze” di Valerio Di Piramo

Biglietto unico 6,00 €
Quattro spettacoli a 12,00 €
Ragazzi sino a 13 anni ingresso gratuito
Per informazioni: lapiccolascena@gmail.com
Tel. 351 849 9320 – 339 452 6552

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