Vi segnaliamo l’iniziativa “PAUSE TEATRALI” della Compagnia “Camerini con Vista”che a partire da domani martedì 31 marzo e per ogni martedì, giovedì e domenica mattina alle ore 10.45 pubblicherà un breve video girato in casa dagli attori della Compagnia: una lettura o un corto, 5 minuti, durante il vostro caffè di metà mattina!
Per maggiori dettagli vi invitiamo a visitare la pagina FB della Compagnia
Con la chiusura dei teatri e lo stop alle attività culturali di questi strani giorni in allerta, abbiamo pensato lo stesso di consegnare il premio che Acli Arte e Spettacolo ha voluto istituire in occasione del ventennale della rassegna Su il Sipario. Un premio deciso dalla votazione del pubblico che, fortunatamente, ha partecipato numeroso alle serate in programmazione presso il Teatro Don Bosco di Padova fino a sabato 22 febbraio e che hanno visto il debutto di sei nuove produzioni di altrettante compagnie. Ci è sembrato giusto e doveroso farlo con un sorriso e così è stato, direttamente a domicilio o meglio presso il teatro del paese in cui la compagnia vincitrice risiede, si esibisce spesso e organizza a sua volta le proprie rassegne: San Giorgio in Bosco. Vince infatti la Compagnia dell’Imprevisto con la commedia El Moroso Vecio scritta da Miledi Poppi e Federica Santinello!
Il primo amore non si scorda mai, si sa. Specie se torna dopo vent’anni quando ormai la tua vita è andata da tutt’altra parte, come per Neta. O se lo insegui da sempre senza avere il coraggio di prenderlo, come succede a Sebastian. O se te lo sei conquistato ma lo dai per scontato, come fa Checo… Migranti che tornano nella terra natia, cuoche un po’ chiromanti, sartine innamorate, dongiovanni di provincia, mogli insoddisfatte, nonne che la sanno lunga, cugine – quasi- di città, operai afflitti da balbuzie selettiva, mariti un po’ distratti, genitori della sposa un po’ sopra le righe: undici personaggi intrecciano le loro storie, si inseguono, litigano, si ingannano, si confrontano, si incontrano e si scontrano per sette giorni, fino alla resa di conti sullo sfondo del matrimonio della figlia del sindaco, l’evento più atteso da tutto il paese, al quale nessuno può mancare. Uno scoppiettante girotondo di equivoci e sorprese che racconta divertendo di com’eravamo – e di come siamo ancora! – sorridendo dei nostri difetti e apprezzando i pregi della nostra gente.
Ci teniamo a ringraziare tutti i partecipanti a questa ventesima edizione di Su il Sipario, elogiando il loro impegno e la loro attività. Una edizione che è stato bello organizzare e per la quale abbiamo ricevuto elogi, affetto e molto interesse. Ci diamo dunque appuntamento al prossimo anno con altrettanto entusiasmo.
A seguito dell’Ordinanza del ministro della Salute e del presidente della Regione, in vigore in Veneto fino al 1 marzo, si comunica la sospensione di tutte le attività in essere. Pertanto la serata conclusiva della rassegna Su il Sipario 2020 prevista sabato 29 febbraio non potrà aver luogo.
Con la cerimonia di premiazione del vincitore, si è conclusa il 22 febbraio – presso il Teatro Don Bosco – la quinta edizione del concorso per monologhi teatrali inediti Monologando di Acli Arte e Spettacolo Padova con il Patrocinio del Comune di Padova e della sede nazionale di Acli Arte e Spettacolo. Un’edizione che ha visto come finaliste solo donne, autrici e interpreti, con tematiche forti e controverse: l’immigrazione, la malattia, la perdita di un figlio, l’infrangersi di un sogno per un futuro migliore. Con il voto di gradimento del pubblico, al quale si è aggiunto quello della giuria selezionatrice, ha prevalso il testo Lucciole e Lanterne di Marzia Birro interpretato da Beatrice Catinella. In foto alcuni momenti della premiazione con il Presidente provinciale di Acli Arte e Spettacolo Gianluca Meis e la regista Renata Rizza Stracquadanio i quali hanno voluto ricordare e ringraziare anche tutte le altre finaliste: Patrizia Resconi, Tiziana Mantovani e Sara Baldassarre.
Con piacere e soddisfazione segnaliamo che il progetto “La Fenice ti racconta: Un magico anello, tra gnomi, giganti ed eroi” prodotto dall’Associazione U-Mus con il Conservatorio C. Pollini su commissione della Fondazione Teatro La Fenice, è ufficialmente entrato nel Fedora Prize, il concorso internazionale dedicato a valorizzare e premiare i migliori progetti di innovazione nel campo del teatro musicale e della danza, cui aderiscono le più importanti istituzioni culturali (Teatro alla Scala, Royal Opera House, American Ballet Theatre, per citarne alcuni). Oltre a tale premio il programma di Fenice Education, dentro il quale si trova anche il progetto, è stato selezionato anche per l’International Opera Awards. È oramai il quinto anno che il Conservatorio e l’Associazione U-Mus, quale ente strumentale e di servizio del Pollini stesso, sviluppano insieme progetti originali di teatro musicale e laboratorio interattivo destinati ai bambini e alle famiglie come avvio all’opera. Sono riscritture di opere del repertorio classico eseguite nel territorio veneto e nelle Sale Apollinee del Teatro La Fenice da allievi, ex allievi e docenti del nostro Conservatorio. In questi anni sono stati realizzati e prodotti il laboratorio vocale “Come un colpo di Cannone” e lo spettacolo “Cenerentola”; infine, il progetto attuale “Un magico anello” tratto dalla Tetralogia di Wagner con oltre 200 repliche e visto da più di 3500 bambini nel corso della passata Stagione. È un’esperienza importante particolarmente per gli studenti e gli ex studenti che in questi anni si sono avvicendati nelle diverse produzioni, hanno affrontato un vero pubblico di spettatori in un contesto e in una condizione lavorativa normata e altamente professionale. Per il Conservatorio ha rappresentato un’ulteriore prova delle proprie potenzialità artistiche e professionali nel figurare tra i soggetti che collaborano con continuità con un importante ente come il Teatro la Fenice. Per U-Mus è un momento di grande soddisfazione che ripaga delle fatiche e dell’impegno.
Acli Arte e Spettacolo Padova nel congratularsi con U-Mus e quanti sono impegnati in questo progetto invita tutti a visitare e scoprire Fedora, scorrendo tra le produzioni in concorso. Cliccando a questo indirizzo Web è possibile visitare la scheda del progetto e votarlo.
Dopo il successo della rassegna dello scorso autunno, e le richieste di promuovere altri appuntamenti, torna “Metti una sera al Barbarigo”, rassegna teatrale di Acli Arte e Spettacolo Padova in collaborazione con la direzione dell’Istituto Barbarigo di via del Seminario. Collaborazione nata dal comune intento di offrire alla popolazione di Padova una possibilità di svago che accomuni qualità culturale, servizi (il teatro si trova nel centro storico di Padova, ma è dotato di un ampio parcheggio gratuito interno) e momento di aggregazione. Si riparte il 7 marzo 2020 con una nuova e varia proposta tra classici del teatro e proposte più contemporanee sia in italiano che in dialetto. Di seguito l’intero programma
7 Marzo
Il Giuocatore
di Carlo Goldoni
Compagnia Tarassaco Teatro
Regia Silvio Barbiero
Venezia, come il resto d’Europa, nel XVIII secolo è preda dalla febbre del gioco d’azzardo: Florindo è inchiodato al tavolo da gioco e sogna la vincita definitiva che però sembra irraggiungibile. Un classico è contemporaneo quando ci parla, quando influisce sui nostri pensieri e sulle nostre azioni di domani. In questa commedia dai meccanismi perfetti il ritmo stesso richiama esattamente la dinamica autolesionistica di chi si getta nel vortice della dipendenza. The Clash, Rolling Stones, Led Zeppelin, Lou Reed, Ramones e Patti Smith sono la scenografia sonora di questo (disgraziato) tempo antico e futuro, dove la tentazione dell’autodistruzione sembra un gesto vitale entusiasmante.Il precipizio è il battito più intenso; che tu sorrida o ti disperi poco cambia rispetto all’intensità del brivido. L’universo implode, lo sguardo si opacizza e si intensifica solo un effimero intuito, con qualche breve illuminazione.
14 marzo
No ze’ vero….Ma ghe credo!
Commedia brillante in tre atti liberamente tratta da “Non è vero… Ma ci
credo” di Peppino De Filippo.
Compagnia teatrale Ridendo s’impara
Traduzione ed adattamento a cura di G. Guiotto
Non è vero ma ci credo, la più celebre e divertente commedia di Peppino De Filippo, scritta nel 1942, protagonista uno superstiziosissimo Commendator Gervasio Savastano alle prese con una duplice preoccupazione: il sospetto di avere alle proprie dipendenze uno iettatore, causa del cattivo andamento degli affari, e l’infelicità della figlia Rosina, innamorata di un impiegato non all’altezza del suo rango. Improvvisamente la sorte, nelle sfortunate sembianze del gobbo neoassunto Alberto Sammaria, sembra girare a favore di Savastano che, ritrovata la serenità sia in ambito professionale che familiare, ne attribuisce il merito all’influsso positivo della beneaugurante deformità. Tutto sembra filare liscio finché Sammaria confessa al commendatore di essersi innamorato
21 Marzo
Rumors
di Neil Simon
Traduzione di Maria Teresa Petruzzi
Compagnia teatrale I Rumoristici
Regia Elisa Meneghetti
Rumors è una esilarante commedia americana contemporanea, scritta da Neil Simon. I fatti si svolgono a New York dove quattro coppie di coniugi, invitati a festeggiare l’anniversario di matrimonio del vice sindaco della città, si ritrovano a casa di quest’ultimo, dove trovano lui privo di sensi e lievemente ferito, una pistola, dei vetri di una finestra rotti e, per finire, tutti i cibi e il necessario per la festa pronti, ma nessuno per farla iniziare né per fornir loro una qualche spiegazione, data l’assenza spiazzante della padrona di casa, nonché quella dei domestici. Tutto questo, unito al dilemma di non sapere cosa sia successo, genera una imbarazzante e sgradevole situazione, che viene gestita dagli otto invitati in maniera grottesca, dove tensioni e timori contribuiscono ad evidenziare la fragilità e le nevrosi di ciascuno di essi. La commedia si sviluppa su due atti dove predomina una costante comicità di situazione, che diverte lo spettatore, lasciando al tema del “giallo” un ruolo marginale, che resta un po’ sullo sfondo. Una frizzante commedia che, con uno stile tutto americano, tratteggia bene le nevrosi della vita moderna.
28 marzo
Assassinate la Zitella
Commedia brillante in due atti di Gian
Carlo Pardini
Compagnia teatrale Tom Tom
regia di Renata Rizza Stracquadanio
Siamo alla fine degli anni ’50. La ricchissima e anziana zia Sara è venuta a mancare, le sue adorate nipoti sono state invitate nella villa della defunta dopo il funerale per la lettura del testamento. Niente di più gradito per le tre avide nipoti Jessica, Gloria e Rita che, accompagnate dai loro strampalati mariti, aspettano impazienti l’arrivo della Notaio Lindon per sapere quale fetta dell’eredità potranno ottenere! Ma la zia Sara ha giocato loro un ultimo sorprendente scherzo, il considerevole lascito e la speranza di una futura vita agiata vengono messe in discussione da uno strano cavillo che compare nel testamento. La vicenda procede, così, tra equivoci, malintesi, preparazione di agguati, inganni e tradimenti che inducono lo spettatore a riflettere sulla superficialità e vacuità di talune esistenze, sulla caduta dei valori e sul prezzo della vita umana. Divertimento e risate assicurati, tra gag e colpi di scena ma… attenzione! Perché la parola d’ordine sarà: Assassinate la zitella!
4 Aprile
La Suocera e La Nuora
di Carlo Goldoni
Compagnia Palcoscenico Città di Monselice
Regia di Beatrice Greggio
Un classico goldoniano, questa commedia racconta i conflitti di una famiglia che vive a Palermo. Nella famiglia entra Doralice, figlia di un mercante, Pantalone, con una dote di ventimila scudi. Entra come sposa del Conte Giacinto, figlio del Conte Anselmo Terrazzani e la Contessa Isabella. Comincia un conflitto senza fine tra suocera e nuora a causa dell’orgoglio, della classe sociale e dei servitori. Il padrone di casa, il Conte Anselmo, non lo è davvero perché è un uomo menefreghista che solo pensa al suo museo d’antichità dove spreca tutti i soldi e in realtà non ha nessun valore. Con un padrone menefreghista, la suocera e la nuora in conflitto, un figlio e marito che non vuole dispiacere a nessuna, i cicisbei, il Cavaliere del Bosco e il dottore Anselmi, che invece di aiutare a risolvere il conflitto lo peggiorano, la cameriera Colombina che fa lo stesso con lo scopo di guadagnare ancora più, e un servitore, Brighella, che inganna il padrone di casa con l’aiuto del suo amico Arlecchino vendendogli antichità false, l’unica persona capace di risolvere i conflitti è il vecchio ed onorevole Pantalone.
Prenotazione
telefonica al 3337680147 tutti i giorni feriali dalle 17.00 alle 20.00; il
sabato dalle 10.00 alle 12.30 – dalle 15.30 alle 18.30 (posto riservato fino
alla 20,30 della serata).
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