Si è conclusa la fase di valutazione, da parte della Giuria, degli elaborati partecipanti al Concorso per monologhi teatrali inediti Monologando, di Acli arte e Spettacolo Padova. Ecco i titoli e gli autori finalisti al Concorso:
Ehi Amica di Marcello Destro
“Insomma, volevo dirti, me ne stavo qui a pensare quanto sarebbe bello se il tempo si fermasse. Solo per un istante, giusto il tempo necessario per riflettere su quanto bello sarebbe se il tempo si fermasse“
Eugenia Tesoro mio di Clara Margani
“L’espressione del volto non si vede e, se hai deciso di mandarmi una foto di spalle, significa che non volevi che la vedessi. Tu vuoi che io la immagini“
Lagrime de sangue di Carla Palazzi
“Ho tribolato tanto, a cresce un figlio da sola, nun me so’ piegata ai ricatti de chi comandava: padrò, mariti, padri, preti e carabinieri. A testa alta ho cresciuto un figlio bastardo, dicevane, e invece per me era tutto l’oro del mondo“
Le Ceneri di Elisabetta Mauti
“Lui lo vedevamo solo la domenica: ascoltava la partita alla radio, andava a pescare. Parlava poco. Un giorno ha preparato una borsa ed è andato via, senza una parola“
I finalisti presenteranno ora i loro monologhi al giudizio del pubblico, durante la rassegna Su il Sipario, di cui presto daremo tutti i dettagli. La cerimonia di proclamazione del vincitore si svolgerà il 26 febbario 2022 presso il Teatro Don Bosco a Padova. Ci teniamo a ringraziare tutti i numerosi partecipanti che rimandiamo, se vorranno, all’edizione del prossimo anno. Un ringraziamento particolare infine alla Giuria che ha letto e valutato i monologhi con grande impegno e dedizione: Roberta Lepri, Claudia Bellemo, Marianna Bonelli, Sara Quartarella, Greta Berlese, Paola Zapolla, Miledi Poppi, Renata Rizza Stracquadanio e Gigliola Tonello.
Il Direttore artistico del Concorso e Presidente AAS Padova Gianluca Meis
Si precisa che, a differenza di quanto previsto dal bando, la Giuria ha valorizzato con la propria votazione quattro elaborati anziché cinque. La variazione è stata accolta dalla Direzione artistica del Concorso
“L’idea di creare una piccola biblioteca di quartiere è nata nel periodo più solitario della primavera 2020 dove spesso, la miglior compagnia è stata un libro. Attraverso le sue pagine, la possibilità di viaggiare e di vivere al di fuori dalle mura che confinano con le case dove vivono i nostri affetti. Con la speranza di una nuova, ritrovata socialità, abbiamo pensato di creare uno spazio dove far crescere una biblioteca. Una biblioteca di quartiere, aperta a tutti, facilmente raggiungibile. Uno spazio mobile, capace di uscire sotto il sole o sotto le stelle. Uno spazio di dialogo continuo con l’ambiente che ci circonda, volontari, altre associazioni, le scuole. Uno spazio mentale, che diventa fisico e concreto quando osserviamo con occhi nuovi la casetta del custode della scuola media Ruzante. Un luogo che torna alla nostra comunità, che torna vitale, utile. E così inizia l’avventura! Dopo tanto lavoro e con il fondamentale aiuto dei nostri volontari, siamo pronti per inaugurare ed aprire la biblioteca di quartiere. È stato necessario un enorme sforzo e tantissimo lavoro per recuperare i locali, raccogliere i libri e creare questa piccola ma accogliente realtà da donare al quartiere. Grazie di cuore all’Assessora Cristina Piva Assessore Politiche Educative e Scolastiche e al Volontariato del Comune di Padova, alla Consulta 5A Quartiere Armistizio ed alla Dirigente del XII istituto comprensivo Simona Rossi che hanno fortemente creduto nel nostro progetto. Veniteci a conoscere sabato 18 dicembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00 in via Adria 8 – Paltana. Vi aspettiamo!!“
Ci risiamo, anche quest’anno con la manovra di bilancio provano a far passare le Associazioni del Terzo Settore da un regime di esclusione Iva a uno di esenzione per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci. Le realtà del volontariato verrebbero così penalizzate, perché dovranno entrare in un sistema di rendicontazione a partire dal 1 gennaio pur non svolgendo attività commerciali. Ciò obbligherebbe a sostenere costi di tenuta della contabilità Iva, oneri e ulteriori adempimenti burocratici, senza peraltro evidenti vantaggi per l’erario. Dopo il difficile cammino della Riforma, che ha significato per molte piccole realtà di volontariato la chiusura con conseguenti gravi perdite per il tessuto sociale già così duramente provato dalla pandemia, non si può gravare ulteriormente sulle nostre associazioni e di mettere a rischio la loro sopravvivenza. Ci uniamo a quanto già dichiarato dalle Acli nazionali che si son dette basite da questo tentativo: “Si continua di fatto a trattare le formazioni sociali come fossero una subordinata della Pubblica Amministrazione o, peggio, di qualche area politica, pensando si debbano adeguare in silenzio agli improvvisi e paradossali cambi di umore del potere”. Ci auguriamo così che l’Articolo 5, nei commi da 15-bis a 15-quater, del DL Fiscale venga soppresso. Il terzo settore va sostenuto, valorizzato, non colpito sperando di far cassa!
Il Presidente Provinciale
Gianluca Meis
La Vice Presidente Provinciale
Anna – Rita Di Muro
Immagine: Festa del Volontariato Padova in Prato della valle
Dal 25 al 28 novembre presso la palestra Ca’ Rasi, zona Mandria, US Acli organizza una staffetta sportiva tutta al femminile. Si alterneranno per tre giorni atlete di varie discipline per sostenere la lotta contro la violenza sulle donne. La manifestazione è stata intitolata “Lo sport alleato delle donne” per ricordare come lo sport possa essere un mezzo di crescita personale che rinforza e consolida l’autostima, proteggendo la donna nei momenti di maggior fragilità. AAS collabora con questa iniziativa con una lettura, anche questa tutta al femminile. La scelta del brano non è caduta sul racconto di storie di donne sopraffatte e piegate dalla violenza, bensì su una donna che ha fatto dello sport la sua forza e la sua emancipazione in un contesto dove il maschile aveva sempre l’ultima parola. Alfonsina Strada è stata l’unica donna nella storia a partecipare al Giro d’Italia. Ha sfidato il mondo in cui viveva, riscattandosi da una condizione di estrema miseria. La sua vita è deliziosamente raccontata nel libro “Alfonsina e la strada” di Simona Baldelli dal quale sarà estrapolata un brano.
La lettura si terrà il 27 novembre alle 16,30 presso la palestra di via Ca’ Rasi 2 a Padova ed è a cura dell’associazione LA CASETTA DEL CUSTODE (Via Rovigo, 38), una piccola biblioteca di quartiere che “racconta i libri che presta“
ALFONSINA E LA STRADA
di Simona Baldelli, Sellerio Editore
Nel 1924 il Giro d’Italia rischiava di non partire. Gli organizzatori non erano in grado di far fronte alle richieste economiche delle squadre e queste risposero con una diserzione in massa. Celebri campioni come Girardengo, Brunero, Bottecchia non avrebbero gareggiato; gli atleti dovevano iscriversi a titolo personale e la corsa rischiava di passare inosservata, con grave danno per gli sponsor. Occorreva qualcosa di eclatante, e si decise di accogliere la richiesta di una donna di trentatré anni che insisteva da tempo per partecipare. Si trattava di Alfonsina Strada, aveva già affrontato due Giri di Lombardia. Il tracciato della competizione attraversava la penisola per oltre 3.000 chilometri, gli iscritti furono 108, al via se ne presentarono novanta, e fra questi c’era Alfonsina. Solo in trenta completarono la gara. Il romanzo racconta la sua storia, dai tempi duri e affamati di Fossamarcia, nei pressi di Bologna dove nacque nel 1891, fino al 13 settembre del 1959, giorno della sua morte. In mezzo ci sono due guerre mondiali, la Marcia su Roma cui prese parte uno dei suoi fratelli, e poi D’Annunzio che le regalò una stella d’oro, Mussolini che volle darle un’onorificenza da lei mai ritirata, una medaglia che la zarina Alessandra le appuntò personalmente al petto. E gli anni passati a esibirsi nei circhi d’Europa e due matrimoni, il primo a 14 anni, l’unico modo per andar via di casa perché i genitori le volevano impedire di gareggiare. Il giovane marito era Luigi Strada, di professione meccanico, uomo dalla psicologia molto fragile. Le offrì un amore sincero, lei ne mantenne per sempre il cognome. Dalla povertà alla fama all’oblio, Alfonsina è stata una pioniera della parificazione tra sport maschile e femminile. Simona Baldelli ha trovato lo sguardo e la voce per trasformare la sua epopea in un romanzo attento alle verità della Storia e sensibile alle sfumature dei sentimenti, creativo nella struttura e libero di intrecciare i fatti concreti con l’invenzione necessaria al gesto letterario. Accade allora che nelle sue pagine Alfonsina prenda vita e ci mostri, nella scoperta di un’impresa faticosissima e anticipatrice, il ritratto di una donna che mai volle porsi dei limiti.
In occasione della settimana dedicata all’eliminazione della violenza contro le donne, Venerdì 26 novembre 2021 alle ore 21,00 presso holistichomePark a Padova in via Sannio, la compagnia “Il Canovaccio” presenterà lo spettacolo teatrale “DONNE INTERROTTE”, trasposizione drammaturgica in un tempo liberamente tratta dal libro di Serena Dandini “Ferite a morte”. Regia di Antonello Pagotto. Al Termine seguirà un dibattito con Etta Andreella, presidente della consulta del quartiere 2 – nord, e l’Avv. Anna Ciardullo.
CONTRO LA POVERTÀ EDUCATIVA UN ANNO DI SPETTACOLI TEATRALI E LABORATORI GRATIS NEI COMUNI DELLA BASSA PADOVANA
Febo Teatro vince un bando ministeriale per la promozione della cittadinanza attiva e senso civico. Bambini, ragazzi e famiglie insieme per la costruzione di una “comunità operante” come quella di un alveare. I comuni coinvolti sono 26: Stanghella, Conselve, Bagnoli di Sopra, Correzzola, Tribano, San Pietro Viminario, Pozzonovo, Anguillara Veneta, Agna, Candiana, Civè, Villa del Bosco, Granze, Solesino, Boara Pisani, Vescovana, Arre, Cartura, Terrassa Padovana, Arzergrande, Bovolenta, Brugine, Codevigo, Piove di Sacco, Polverara, Pontelongo.
Tutti insieme si affrontano le avversità e tutti insieme se ne esce, collaborando attivamente ciascuno per la propria parte alla costruzione della comunità. Ispirandosi al sistema sociale delle api, l’idea progettuale della compagnia teatrale veneta Febo Teatro, specializzata nel teatro ragazzi, ha vinto un importante bando del Ministero per le Politiche della Famiglia “Educare insieme” che le consentirà di portare gratuitamente una serie di iniziative rivolte alle famiglie nei comuni della bassa padovana/saccisica.
Stanghella, Conselve, Bagnoli di Sopra, Correzzola, Tribano, San Pietro Viminario, Pozzonovo, Anguillara Veneta, Agna, Candiana, Civè, Villa del Bosco, Granze, Solesino, Boara Pisani, Vescovana, Arre, Cartura, Terrassa Padovana, Arzergrande, Bovolenta, Brugine, Codevigo, Piove di Sacco, Polverara, Pontelongo: questi i comuni interessati dal bando, con una pioggia di spettacoli teatrali per bambini e ragazzi, laboratori e attività per le scuole e le famiglie, tutti rivolti al contrasto della povertà educativa registrata nell’area,come emerso dai sondaggi. Il progetto, che sarà presentato nel dettaglio sabato 20 novembre alle ore 11 presso il Teatro Comunale di Bagnoli di Sopra (PD), si distribuirà per tutto il corso dell’anno scolastico. “L’Alveare delle storie” mira a sviluppare progetti e spettacoli teatrali destinati a bambini e ragazzi di tutte le fasce di età (0-17), con un focus specifico su bambini, famiglie vulnerabili o che vivono in contesti territoriali disagiati. L’obiettivo viene perseguito attraverso il miglioramento della qualità, dell’accesso, della fruibilità, dell’integrazione e dell’innovazione dei servizi culturali che promuovano valori sociali e civili. “Ancora una volta – spiegano Claudia Bellemo e Nicola Perin, direttori artistici di Febo Teatro – il teatro si presta ad essere strumento efficace di sviluppo sociale, occasione di aggregazione sana per le persone e di riflessione per grandi e piccoli su temi importanti. Stiamo uscendo da un periodo di particolare difficoltà e divisione, che ha visto le famiglie e i bambini particolarmente coinvolti e colpiti da un punto di vista emotivo. Questo ha un impatto ancora più grave nelle aree in cui c’è più difficoltà a costruire una comunità cooperante, se non altro per motivazioni geografiche.Le api ci possono condurre e ispirare nella ricerca di nuove forme di partecipazione e condivisione”. Fulcro (alveare) di tutto il progetto è il Teatro Comunale di Bagnoli, che è gestito dalla compagnia teatrale Febo Teatro dal 2021.
Tante le attività previste nelle scuole primarie e secondarie di primo grado e nelle scuole secondarie di secondo grado ma sono in programma anche iniziative specifiche per gli adulti come un corso sulle maestranze del teatro e poi l’originale “Apebus” per i nonni che volessero andare a teatro con i nipoti ma non avessero i mezzi. Per tutto l’anno nelle biblioteche del territorio sarà attivo un kit di caccia al tesoro e inoltre ci saranno letture e spettacoli. Ogni evento teatrale sarà accompagnato da un vero e proprio alveare di legno, nel quale i partecipanti potranno inserire i propri materiali (miele). Tutto il materiale raccolto sarà inserito in un libro che sarà “IL MIELE DEL TERRITORIO” e verrà consegnato a fine progetto ad ogni Biblioteca.
ALVEARE DI STORIE: La presentazione del progetto sabato 20 novembre ore 11 Teatro comunale di Bagnoli (PD)
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