Interrotti prima dell’ultimo spettacolo in cartellone nel 2020, ci ritroviamo a distanza di due anni con questa ventunesima edizione della tradizionale vetrina delle compagnie di Acli Arte e Spettacolo. Ci siamo ripetuti che sarebbe andato tutto bene, ma siamo ancora alle prese con una situazione che mai avremmo pensato di poter vivere e i cui echi influenzano, oltre che la nostra quotidianità, anche il modo di usufruire e fare teatro, vivere la socialità e la condivisione. Convinti tuttavia che di questa condivisione ci sia un gran bisogno, soprattutto per ricucire strappi di convivialità e piacere dello stare con gli altri, torniamo – in sicurezza – con la forza dell’entusiasmo, speranzosi di incontrare il vostro apprezzamento. Evviva il teatro!
22 gennaio 2022
Serata inaugurale della rassegna con lo speciale concerto dell’Ensemble d’arpe Floriana diretto dalla Prof.ssa Maria Chiara Bassi
PAS DE BORRÈE MUSICALI
Musiche di Ponchielli, Bizet, Tchaikovsky, Grieg, Pachelbel
Con la partecipazione di Padova Danza
Direzione artistica Gabriella Furlan Malvezzi
L’ Ensemble d’Arpe Floriana è una straordinaria formazione orchestrale composta da 25 ragazze che frequentano il Corso d’Arpa presso l’Istituto Barbarigo di padova. Le giovani arpiste dagli 8 ai 24 anni (allieve/diplomate), suonano su arpe celtiche e classiche. Il gruppo è stato costituito e diretto dall’anno 2000 dalla Professoressa Maria Chiara Bassi e ha partecipato a diversi scambi, manifestazioni culturali e tournèe in Italia e all’estero riscuotendo sempre numerosi consensi di pubblico e di critica. La particolare formazione e l’unicità del gruppo ha suscitato l’interesse di alcuni compositori italiani che hanno dedicato all’Ensemble Floriana elaborazioni, trascrizioni, composizioni inedite.
Commedia ambientata all’inizio del novecento in una famiglia della media borghesia. Qui la regola della famiglia patriarcale che prevede come capofamiglia il padre è messa quotidianamente in discussione da Zanze, donna estremamente energica ed autoritaria. A far da sfondo alla vicenda sono gli amori contrastati dei due figli Nina e Gigi, alla visita in famiglia di una vecchia amica assai burbera ed autoritaria e di un personaggio tanto pittoresco quanto ridicolo. Perché, come dice il proverbio “Nel pollaio non c’è pace se canta la gallina e il gallo tace”.
Tre sorelle zitelle, vivono nella monotonia delle quattro mura domestiche, quando l’arrivo improvviso e inaspettato di un evaso dal carcere, stravolge la loro vita. Inizia così una gara per accaparrarsi le grazie del malcapitato che si trasformerà in prigioniero delle voglie represse delle “Tre Marie”. La loro esistenza, ormai attestata su schemi monotoni, viene sconvolta e non sarà più la stessa. I grotteschi ma convinti tentativi di sedurlo saranno il motivo portante di tutta la storia. Una divertente commedia dai forti toni umoristici, che la caratterizzazione dei personaggi rende ancora più avvincente e comica.
Mary Crane impiegata presso la Lovery Agency, una compagnia immobiliare, considerate le sue condizioni economiche precarie non resite ad impossessarsi di $ 40.000, una ragguardevole somma in contanti che Tommy Cassidy ha pagato per acquistare una casa alla figlia, in vista delle nozze. Mary su indicazione della Sig. a Lovery dovrà depositare il denaro contante in banca. Così invece non sarà, infatti Mary decide di impossessarsi dell’intero bottino, una cui parte li impiegherà per appianare i debiti di Sam Loomis, suo fidanzato e proprietario di un ferramenta a Fairvale, una piccola cittadina della California e potersi finalmente sposare. Inizia così il romanzo che ha ispirato il più noto capolavoro di Alfred Hitchcock, la pietra miliare di un certo modo di intendere la paura e trasmetterla al pubblico, che ritrova a teatro una sua propria dimensione.
L’idea di Pandemia è nata nella strana primavera 2020, quando a causa dell’epidemia di Covid-19 i componenti della compagnia si sono trovati confinati in casa per molte settimane, a chiedersi come continuare a fare teatro – arte che si nutre di vicinanza – in una situazione in cui tutti erano costretti al distanziamento.
L’intenzione non era quella di mettere in scena una narrazione degli specifici eventi legati all’emergenza sanitaria e neppure storie di persone in qualche modo coinvolte: drammaticamente colpite dal morbo o semplicemente costrette a subire le restrizioni imposte dai protocolli sanitari. Si è voluto comunque provare a rappresentare pensieri, paure, ansie, sensazioni e vicende che evocassero quelle recentemente vissute da moltissime persone. Sono giunti in aiuto alcuni testi del Novecento, riuniti in una pièce costituita da tre episodi, dove sono stati evidenziati gli elementi grotteschi allo scopo di stemperare il dramma con l’ironia o con tratti divertenti e in qualche modo liberatori. Ansia, paura, rabbia, malinconia… sono diventate parte del quotidiano di molte persone nella strana primavera 2020. La compagnia Camerini con Vista APS ha cercato di combatterle con l’unica arma a sua disposizione: il teatro.
26 febbraio 2022
LE DUE ZITTELLE
Di Tommaso Landolfi
Acli Arte e Spettacolo
Adattamento e Regia di Gianluca Meis
“È costume degli uomini tenere se possibile in gabbia l’oggetto del proprio amore”
Nena e Lilla sono due sorelle, ormai di una certa età, rimaste nubili e dedite alla cura di una ingombrante madre malata. Vinte dalla sensazione di vivere in una prigione e in modi diversi attaccate alla religione – più di facciata e per non destar chiacchiere in paese che per reale convinzione – sono molto affezionate ad una piccola scimmia di nome Tombo, regalo del defunto fratello marinaio. La loro routine verrà pesantemente sconvolta da una rivelazione che le metterà di fronte alla più terribile delle scelte.
Tratto da una novella di Tommaso Landolfi, che ha voluto raddoppiare le t della parola zitella per sottolineare una certa propensione e vocazione delle protagoniste a non parlare troppo, la storia in realtà ci mostra due donne, vinte forse da troppi rimpianti, che si confrontano su temi assai sensibili della fede non senza un macabro umorismo di fondo che ben dipinge una società, quella degli anni trenta del novecento, sull’orlo di una nuova catastrofe.
Direzione artistica: Gianluca Meis, Anna – Rita Di Muro e Greta Berlese
ridotto € 7,00 13/16 anni – over 65; studenti € 5,00 previa presentazione del badge
gratuito 0/12 anni – Persone diversamente abili
L’ingresso è consentito solo con Super Green Pass come da disposizioni governative
Durante la rassegna si svolgerà la fase finale del concorso per monologhi teatrali inediti Monologando, giunto alla sesta edizione. Prima di ogni spettacolo si esibirà un finalista, votato poi dal pubblico. La proclamazione del vincitore avverrà il 26 febbraio.
Per informazioni e prenotazioni:
Prenotazione telefonica al 3337680147 tutti i giorni feriali dalle 17.00 alle 20.00; il sabato dalle 10.00 alle 12.30 – dalle 15.30 alle 18.30 (posto riservato fino alla 20,30 della serata). Oppure via mail a info@aaspadova.it
La direzione artistica ringrazia le compagnie che partecipano alla rassegna, Marco Fermati e ACLI Padova per la preziosa collaborazione.
Dal 2015, l’Associazione Minimiteatri di Rovigo organizza e produce la rassegna teatrale Donne da Palcoscenico, tra le maggiori manifestazioni dedicate a persone e personalità femminili, di ieri e di oggi, proponendo il femminile come personaggio, come interprete, come autore e regista, nell’intenzione di lasciar brillare una storia e un’anima, quella delle donne, che parla anche attraverso la composita arte teatrale. Per l’anno in corso, Minimiteatri, in partenariato con Comune di Rovigo e Fondazione Rovigo Cultura, indice il secondo Concorso Corto teatrale site-specific denominato DONNE DA PALCOSCENICO: NEL CHIOSTRO, STORIA E BELLEZZA NEGLI OCCHI DELLE DONNE, al fine di selezionare progetti artistici dal vivo utilizzando come scenografia il Secondo Chiostro del complesso monumentale del Monastero degli Olivetani di Rovigo.
Oggetto del bando Oggetto del bando è l’ideazione e la produzione di corti teatrali, dalla durata massima di 20 minuti, con orientamento site-specific adattati allo spazio del Secondo Chiostro del Monastero degli Olivetani sito in Rovigo, aperto a tutti i linguaggi performativi.
Possono partecipare artisti provenienti da tutta Italia e da tutto il Mondo. SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLA PROPRIA PROPOSTA: 28 febbraio 2022 I vincitori riceveranno premi in denaro e la possibilità di partecipare, con la propria produzione teatrale, alla rassegna 2022 di Donne da Palcoscenico. Sarà il pubblico stesso a decretare il podio tra i tre finalisti selezionati dalla Commissione di Valutazione formata da esperti del mondo del teatro e dell’arte.
Tutta la documentazione necessaria per inviare la propria candidatura è scaricabile QUI
Il Valore di un’associazione culturale come la nostra, sta nella possibilità di tessere relazioni tra gli associati che possono anche sfociare in proposte culturali innovative. Ne è buon esempio la collaborazione tra due nostri associati, la storica compagnia teatrale Camerini con Vista e l’Ensemble d’Arpe Floriana, che questo fine settimana porteranno in scena congiuntamente uno spettacolo natalizio a Ponte San Nicolò fatto di brani musicali, letture e momenti teatrali divertenti.
Il tutto in collaborazione con Acli Arte Spettacolo.
Sabato 18 Dicembre ore 21
presso la Sala Civica Unione Europea di Ponte San Nicolò.
Sarà un’occasione per vedere dell’ottimo teatro, ascoltare dell’eccellente musica e di celebrare il natale tutti assieme.
Si è conclusa la fase di valutazione, da parte della Giuria, degli elaborati partecipanti al Concorso per monologhi teatrali inediti Monologando, di Acli arte e Spettacolo Padova. Ecco i titoli e gli autori finalisti al Concorso:
Ehi Amica di Marcello Destro
“Insomma, volevo dirti, me ne stavo qui a pensare quanto sarebbe bello se il tempo si fermasse. Solo per un istante, giusto il tempo necessario per riflettere su quanto bello sarebbe se il tempo si fermasse“
Eugenia Tesoro mio di Clara Margani
“L’espressione del volto non si vede e, se hai deciso di mandarmi una foto di spalle, significa che non volevi che la vedessi. Tu vuoi che io la immagini“
Lagrime de sangue di Carla Palazzi
“Ho tribolato tanto, a cresce un figlio da sola, nun me so’ piegata ai ricatti de chi comandava: padrò, mariti, padri, preti e carabinieri. A testa alta ho cresciuto un figlio bastardo, dicevane, e invece per me era tutto l’oro del mondo“
Le Ceneri di Elisabetta Mauti
“Lui lo vedevamo solo la domenica: ascoltava la partita alla radio, andava a pescare. Parlava poco. Un giorno ha preparato una borsa ed è andato via, senza una parola“
I finalisti presenteranno ora i loro monologhi al giudizio del pubblico, durante la rassegna Su il Sipario, di cui presto daremo tutti i dettagli. La cerimonia di proclamazione del vincitore si svolgerà il 26 febbario 2022 presso il Teatro Don Bosco a Padova. Ci teniamo a ringraziare tutti i numerosi partecipanti che rimandiamo, se vorranno, all’edizione del prossimo anno. Un ringraziamento particolare infine alla Giuria che ha letto e valutato i monologhi con grande impegno e dedizione: Roberta Lepri, Claudia Bellemo, Marianna Bonelli, Sara Quartarella, Greta Berlese, Paola Zapolla, Miledi Poppi, Renata Rizza Stracquadanio e Gigliola Tonello.
Il Direttore artistico del Concorso e Presidente AAS Padova Gianluca Meis
Si precisa che, a differenza di quanto previsto dal bando, la Giuria ha valorizzato con la propria votazione quattro elaborati anziché cinque. La variazione è stata accolta dalla Direzione artistica del Concorso
“L’idea di creare una piccola biblioteca di quartiere è nata nel periodo più solitario della primavera 2020 dove spesso, la miglior compagnia è stata un libro. Attraverso le sue pagine, la possibilità di viaggiare e di vivere al di fuori dalle mura che confinano con le case dove vivono i nostri affetti. Con la speranza di una nuova, ritrovata socialità, abbiamo pensato di creare uno spazio dove far crescere una biblioteca. Una biblioteca di quartiere, aperta a tutti, facilmente raggiungibile. Uno spazio mobile, capace di uscire sotto il sole o sotto le stelle. Uno spazio di dialogo continuo con l’ambiente che ci circonda, volontari, altre associazioni, le scuole. Uno spazio mentale, che diventa fisico e concreto quando osserviamo con occhi nuovi la casetta del custode della scuola media Ruzante. Un luogo che torna alla nostra comunità, che torna vitale, utile. E così inizia l’avventura! Dopo tanto lavoro e con il fondamentale aiuto dei nostri volontari, siamo pronti per inaugurare ed aprire la biblioteca di quartiere. È stato necessario un enorme sforzo e tantissimo lavoro per recuperare i locali, raccogliere i libri e creare questa piccola ma accogliente realtà da donare al quartiere. Grazie di cuore all’Assessora Cristina Piva Assessore Politiche Educative e Scolastiche e al Volontariato del Comune di Padova, alla Consulta 5A Quartiere Armistizio ed alla Dirigente del XII istituto comprensivo Simona Rossi che hanno fortemente creduto nel nostro progetto. Veniteci a conoscere sabato 18 dicembre dalle ore 11.00 alle ore 19.00 in via Adria 8 – Paltana. Vi aspettiamo!!“
Ci risiamo, anche quest’anno con la manovra di bilancio provano a far passare le Associazioni del Terzo Settore da un regime di esclusione Iva a uno di esenzione per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci. Le realtà del volontariato verrebbero così penalizzate, perché dovranno entrare in un sistema di rendicontazione a partire dal 1 gennaio pur non svolgendo attività commerciali. Ciò obbligherebbe a sostenere costi di tenuta della contabilità Iva, oneri e ulteriori adempimenti burocratici, senza peraltro evidenti vantaggi per l’erario. Dopo il difficile cammino della Riforma, che ha significato per molte piccole realtà di volontariato la chiusura con conseguenti gravi perdite per il tessuto sociale già così duramente provato dalla pandemia, non si può gravare ulteriormente sulle nostre associazioni e di mettere a rischio la loro sopravvivenza. Ci uniamo a quanto già dichiarato dalle Acli nazionali che si son dette basite da questo tentativo: “Si continua di fatto a trattare le formazioni sociali come fossero una subordinata della Pubblica Amministrazione o, peggio, di qualche area politica, pensando si debbano adeguare in silenzio agli improvvisi e paradossali cambi di umore del potere”. Ci auguriamo così che l’Articolo 5, nei commi da 15-bis a 15-quater, del DL Fiscale venga soppresso. Il terzo settore va sostenuto, valorizzato, non colpito sperando di far cassa!
Il Presidente Provinciale
Gianluca Meis
La Vice Presidente Provinciale
Anna – Rita Di Muro
Immagine: Festa del Volontariato Padova in Prato della valle
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