Alla sua seconda edizione Monologando ha sorpreso anche noi organizzatori: sono arrivati il doppio di iscrizioni rispetto allo scorso anno. Numeri che hanno un po’ rallentato il lavoro dei giurati in questa prima fase del concorso. Ma alla fine il loro giudizio ha permesso di selezionare i sei finalisti che ora presenteranno i loro monologhi al pubblico della rassegna Su il Sipario. Pubblico che, con il proprio voto, contribuirà all’elezione del monologo vincitore.
Anche in questa edizione i temi trattati hanno spaziato dalla storia alla cronaca – con una particolare attenzione al femminicidio, figlia evidentemente dei tempi – dalle note biografiche su personaggi bizzarri alle riflessioni sul tempo e l’amore.
I giurati hanno ricevuto gli elaborati in forma anonima e hanno espresso il loro giudizio con un voto da uno a cinque: asualità ha voluto che, proprio come nella precedente edizione, arrivassero in finale tre uomini e tre donne. Questi i loro nomi e i titoli dei loro lavori.
Andrea Longega con “El scòrzo”
Mi, co un omo par casa. Anca desso, a pensàrghe, me par parfin impossibile. Bisognava farla finìr presto quela storièla, bisognava farla finir subito. Cossa me gèra mai passà par la testa de provar a vìverghe insieme.
Milena Migliore con “Boom!”
Che sia un quadrato o un rettangolo lo escluderei, c’è un’evidente assenza di lati. Lo stesso discorso vale per il triangolo, e poi non ne vedo il vertice, essenziale per determinate figure. Potrebbe essere un cerchio ma non è piatto. Solido e sferico uguale pianeta!
Jacopo Zonca con “Pictures”
Quando sviluppavamo le foto lui mi dava consigli su come inquadrare meglio certi momenti, per coglierne l’essenza. Da quel momento mi ha sempre portato con lui, e ho sempre fotografato lui e le sue amiche mentre facevano… insomma quella roba lì. Siamo andati avanti mesi, fino a natale.
Marco Mittica con “L’inchino del Santo al Boss”
I fedeli, interrogati dal magistrato sulla faccenda, dissero di avere visto il Santo in alcuni tratti curvarsi un po’; ma che si fosse inchinato non potevano dirlo con certezza, perché guardavano più a terra che in cielo, per paura di cascare.
Martina Batiluzzi con “A pancia piena”
Sono cresciuto vicino ad un torrente e da grande ho imparato a diventare fiume, poi lago. Quando ero piccolo mi tuffavo da qualsiasi altezza. Piero Angela ha detto che c’è un gene della paura e che se uno non ce l’ha, qualcosa dentro di lui fa un corto circuito e non capisce il pericolo per sé. Io quello non ce l’ho, sono sicuro.
Teresa Gammauta con “Il cappello”
Non pensavo che ci sarei mai arrivata. No, non è che pensassi di morire giovane sia chiaro. Semplicemente, non immaginavo che sarei invecchiata.
Credevo che il tempo si sarebbe, in qualche imperscrutabile modo, fermato o dilatato all’infinito, e che il mio viso e il mio corpo e il mio spirito non sarebbero cambiati.
L’appuntamento con Monologando è dal 14 gennaio, tutti i sabato, prima degli spettacoli della rassegna Su il Sipario al Teatro Don Bosco di via De Lellis 4 a Padova.
Ata.TeatroPadova e Acli Arte e Spettacolo ringraziano tutti i partecipanti e si complimentano coi finalisti, in attesa di vedere i loro monologhi sul palcoscenico.
Un ringraziamento particolare ai giurati e al loro impegno.